I ventuno primi cittadini componenti la Srr si sono riuniti per trovare una soluzione al problema legato alla spazzatura. Chiesto alla Regione un chiarimento in merito ai fondi di progettazione
SIRACUSA – Una soluzione comune per risolvere l’emergenza rifiuti dovuta alla progressiva saturazione della discarica di contrada Coda Volpe.
Questo è stato l’argomento al centro della riunione dei 21 sindaci della provincia, componenti la Srr (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti), svoltasi presso il Salone Borsellino di Palazzo Vermexio. I lavori sono stati presieduti dal presidente della Srr nonché sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Al termine della riunione tutti i partecipanti hanno sottoscritto un documento articolato in quattro punti. Il primo punto del documento riguarda il rapporto con la Regione ed il Governo centrale.
A Palermo viene chiesto un chiarimento in merito ai fondi di progettazione; e, sul nuovo piano d’ambito, di conoscere le linee guida rispetto all’aggiornamento, che tardano ad arrivare. Viene altresì richiesto una conferma politica dell’iter dell’istanza presentata dal governo regionale a quello nazionale sull’impiantistica di secondo livello anche per il nostro ambito; e, attraverso un contingentamento del conferimento dell’indifferenziato, avere garantita la possibilità di smaltimento pari al 35% residuale.
L’assemblea avvierà infine una interlocuzione con il governo nazionale e la deputazione nazionale per ipotizzare soluzioni straordinarie e derogatorie all’attuale normativa di settore con la eventuale richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza. Avanzerà infine richiesta di risorse finanziarie per l’acquisto di impianti di video sorveglianza e per assumere nuove forze di Polizia municipale per combattere l’abbandono indiscriminato di rifiuti.
Per quanto concerne l’impiantistica e la programmazione si procederà alla ricognizione dei siti attuali per l’eventualità di un “abbancamento” o di “trasferenza” dei rifiuti quando Sicula Trasporti chiuderà e sarà stata trovata una nuova piattaforma di smaltimento per la quale è già stata pubblicata la manifestazione di interesse; nella ipotesi di extra costi rispetto agli attuali, viene chiesto alla Regione di prevedere misure compensative a carico della stessa per ristorare i Comuni; si è deciso, inoltre, di riprendere il protocollo d’intesa con Kalat per la frazione organica e di pianificare un ciclo completo anche attraverso strumenti di progetto di finanza.
I sindaci ribadiscono, infine, come non si possa prescindere da un impianto di Tmb (Trattamento Meccanico Biologico): questo prima di pensare al termo utilizzatore, che può costituire la parte finale del ciclo ma non quella iniziale per evitare di dipendere sempre da altri contesti di ambito o privati.
Il territorio dell’Ambito si oppone ad ipotesi di ampliamento di tutte le discariche esistenti in provincia. La Srr avvierà un’unica campagna provinciale di comunicazione sulla necessità del primato della raccolta differenziata, l’unica modalità per alleviare lo Stato emergenziale; e chiederà al mondo della scuola di intervenire per promuovere la tematica della raccolta differenziata in cui i testimonial potrebbero essere anche i 21 Sindaci.
Tra gli altri punti la decisione di avviare azioni di prevenzione della produzione dei rifiuti; l’adozione, come Srr, delle Linee guida per il funzionamento dei “Centri comunali per il riuso”, procedendo alla ricognizione individuazione di siti adatti alla loro in ogni Comune. “Il documento – ha dichiarato Francesco Italia – riafferma la nostra compattezza nel far fronte comune su un’emergenza che non è affatto rientrata e i cui costi non possiamo fare gravare sui cittadini ai quali, in questi anni, abbiamo promesso la riduzione della Tari in presenza di comportamenti virtuosi nel conferimento”.