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Siracusa, guerra di ricorsi dopo la sentenza del Tar

Siracusa, guerra di ricorsi dopo la sentenza del Tar

Facendo ripetere le elezioni comunali in nove sezioni elettorali della città il Tribunale amministrativo ha di fatto annullato la proclamazione del Consiglio comunale e del sindaco Italia. Che con il ricorso al Cga spera di evitare il commissariamento

E’ battaglia di ricorsi per le elezioni amministrative a Siracusa dopo la sentenza del Tar che ha annullato la proclamazione a sindaco di Francesco Italia e ordinato il ritorno al voto in 9 sezioni su 123.

L’ex primo cittadino ha depositato il ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa con il quale chiede la sospensiva della sentenza del Tar, una richiesta che, se accolta, eviterebbe il commissariamento in attesa del pronunciamento nel merito del Cga.

Italia, difeso dall’avvocato Gianluca Rossitto, ha scelto di presentare richiesta di sospensiva scegliendo la procedura definita “inaudita altera parte”, senza cioè l’instaurazione del contraddittorio.

Il Consiglio di giustizia amministrativa dovrebbe adesso pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva entro 48 ore. A rivolgersi al Cga è però anche Ezechia Paolo Reale, il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio nel 2018 e firmatario del ricorso al Tar che ha portato all’annullamento della proclamazione del sindaco.

Reale, affiancato dall’avvocato Antonio Galatioto, ha annunciato la presentazione di un ricorso incidentale e la richiesta di tornare al voto in altre dieci sezioni oltre alle nove già individuate dal Tar di Catania.

“La mia è una battaglia di legalità perché le irregolarità sono state evidenti da subito – ha detto Reale – Indipendentemente da come finirà è stato acceso un faro su qualcosa che a Siracusa non potrà più accadere”.