Eventi e commemorazioni in occasione della giornata nazionale a Siracusa, Augusta e Avola. Il prefetto Scaduto: "Loro sacrificio un richiamo fortissimo a coesione e solidarietà"
SIRACUSA – Celebrata anche nel siracusano la commemorazione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” che, quest’anno, ha coinciso con il centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria, avvenuta il 4 novembre del 1921.
Le celebrazioni si sono svolte ad Avola, Siracusa ed Augusta. Nei tre comuni, ha presenziato il prefetto di Siracusa, Giuseppina Scaduto, insieme al Comandante di Marisicilia, Contrammiraglio Andrea Cottini, alle massime autorità civili e militari della Provincia ed ai sindaci, rispettivamente, Luca Cannata, Francesco Italia e Giuseppe Di Mare.
Presenti anche numerosi studenti di quei territori che hanno assistito alla deposizione di una corona ai monumenti ai caduti. Da segnalare che il ministero della Difesa ha individuato anche Siracusa fra le 35 città di tutta Italia dove si sono svolti ulteriori momenti celebrativi, in particolare, con il coinvolgimento delle scuole.
Difatti, presso l’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Siracusa, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera, l’esecuzione dell’inno di Mameli, a cura degli studenti del Liceo “Tommaso Gargallo” e dello stesso Istituto “Verga”, e la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa.
Nella circostanza, il Prefetto Scaduto ha consegnato la bandiera nazionale al dirigente scolastico dell’Istituto “Verga”, “Distintosi – come recita la motivazione – per la promozione dei valori della legalità e della partecipazione attiva alla vita sociale, anche attraverso progetti mirati ai principi di trasparenza dell’agire quotidiano e per un’offerta formativa basata sul rispetto delle varie forme di diversità, disabilità o svantaggi”.
“Dal 1918 con la fine della Grande guerra il 4 Novembre rappresenta è un momento in cui i sentimenti di riconoscenza e affetto attraversano il Paese intero – ha detto il prefetto Scaduto – . Ancora grato e commosso è il pensiero che rivolgiamo ai nostri soldati caduti o gravemente feriti, alle migliaia di donne che in quegli anni seppero dare prova di incredibile abnegazione e dedizione occupando i posti lasciati vuoti nelle campagne e nelle fabbriche dagli uomini chiamati al fronte”.
“Ancora oggi – ha aggiunto il prefetto – il loro esempio e il loro sacrificio costituiscono un richiamo fortissimo alla coesione e alla solidarietà, alla democrazia e alla pace. Tutti principi che si tende a dare definitivamente per acquisiti ma che al contrario vanno difesi e onorati giorno dopo giorno. Ne erano ben consapevoli i nostri padri costituenti che, nel delineare la nuova architettura repubblicana all’indomani di un’altra sanguinosa guerra all’articolo 52 individuano come sacro dovere di ogni cittadino la difesa della Patria intesa come complesso di beni materiali e immateriali del patrimonio nazionale e della società da preservare per le generazioni che verranno”.
“Ed è proprio questa – ha concluso – la responsabilità morale per eccellenza, il vero collante tra i cittadini italiani del passato, del presente, del futuro”.
Nella stessa giornata del 4 novembre, in concomitanza con l’iniziativa “Caserme Aperte”, è stato, inoltre, possibile visitare le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri di Ortigia, ed Avola e la Compagnia di Augusta, il Comando della Capitaneria di Porto di Siracusa, il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa e la Tenenza di Noto e la caserma del Distaccamento Aeronautico a Siracusa.
