È tutto pronto per l’attivazione del “Living Lab Smart Land Iblei” a cui hanno dato vita 17 Comuni del comprensorio Ibleo
SIRACUSA – Tutto pronto per l’attivazione dei laboratori tematici del “Living Lab Smart Land Iblei” a cui hanno dato vita i 17 Comuni del comprensorio Ibleo, tra le province di Catania, Ragusa e Siracusa, aderenti al Gal Natiblei.
Per la provincia aretusea hanno aderito i Comuni di Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni (capofila), Carlentini, Cassaro, Francofonte, Ferla, Lentini, Palazzolo Acreide, Sortino. Gli altri Comuni coinvolti sono: Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo per la provincia di Ragusa; Licodia Eubea, Militello in Val di Catania, Scordia, Vizzini per la provincia di Catania. Lo scopo dei laboratori tematici è quello di incentivare lo sviluppo sostenibile del territorio attraverso l’innovazione su tre importanti direttive: l’energia, l’economia circolare, l’ecosistema.
La notizia è stata resa nota dal sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, in qualità di primo cittadino del Comune capofila del Living Lab, l’infrastruttura per la sperimentazione di nuove tecnologie, finanziata dal dipartimento Attività produttive della Regione Siciliana, che trova spazio nei nuovi locali al primo piano del palazzo Municipale di via Principessa Iolanda 51 che già ospitano l’Agenzia di Sviluppo degli Iblei e la sede operativa del Gal Natiblei.
“Dopo una fase di raccordo operativo – spiega il sindaco Amenta – fra il sistema di compartecipazione dell’area vasta d’intervento e le competenze individuate, istituzioni pubbliche, università e specialisti di settore, al lavoro per sostenere la fase di ri-orientamento delle strategie e dell’operatività del territorio verso l’innovazione, siamo arrivati all’altro importante momento che è quello dell’attivazione dei ‘laboratori tematici’ per il riuso sostenibile, integrato e partecipato, dei ‘beni comuni’ nelle tre traiettorie di innovazione individuate per lo sviluppo di un territorio rurale e urbano omogeneo di pregio e di grande prospettiva, come quello ibleo rappresentato dal Gal Natiblei: ‘smart energy e smart resources’, ‘smart land e smart economy’, ‘smart governance e smart people’”.
Un confronto con le istituzioni pubbliche a vario titolo competenti e funzionali a definire e validare i processi di innovazione e sviluppo sostenibile dal basso, al fine di inserire le relative necessità economiche nei diversi programmi della spesa pubblica, pienamente coerente con i reali fabbisogni del territorio. I laboratori, pertanto, riguarderanno: Servizi eco sistemici innovativi ed attività afferenti le ‘economie circolari’; La pianificazione energetico – ambientale di area vasta; Riuso sostenibile delle biomasse di scarto, a fini multipli.
“Le attività laboratoriali che si attivano sono di natura aperta e proseguiranno nel tempo – conclude Amenta – e allargheranno, altresì, la platea dei soggetti portatori di interessi generali e diffusi, attivando interrelazioni e attività fra il sistema amministrativo ed economico sociale del territorio ibleo e i diversi livelli istituzionali e di governo. In tal senso i laboratori consentono di passare dalla fase della pianificazione e progettazione finalizzata allo sviluppo sostenibile e le attività tipiche delle economie circolari, al confronto con le istituzioni pubbliche, al fine di inserire le necessità economiche nei diversi programmi della spesa pubblica”.