Siracusa, nuovo water-front, serve un cambio di passo - QdS

Siracusa, nuovo water-front, serve un cambio di passo

Luigi Solarino

Siracusa, nuovo water-front, serve un cambio di passo

giovedì 24 Novembre 2022

Il Comitato per la riqualificazione e il decoro urbano di Siracusa chiede maggiore concretezza: "Aprire un’interlocuzione con tutti i parlamentari del territorio"

SIRACUSA – “Aprire, di concerto con l’Amministrazione comunale, con tutti i parlamentari del territorio un’interlocuzione, già in queste settimane, affinché si avvii al più presto anche in sede nazionale ogni valutazione sul destino dell’area dell’ex Idroscalo di via Elorina per la realizzazione di un water-front sino al Molo S. Antonio”. È questa la richiesta del Comitato per la Riqualificazione e il decoro urbano di Siracusa che è il soggetto artefice e promotore, sin dal dicembre 2019, dell’idea progettuale in oggetto previa la necessaria smilitarizzazione totale o parziale dell’area dell’ex Idroscalo.

Dieci mesi addietro (17 gennaio), sull’argomento, vi era stato un incontro, alla presenza dell’allora sottosegretario del ministro della Difesa, Giorgio Mulè, insieme al Generale Caccamo con i rappresentanti della Giunta comunale di Siracusa, con alcuni parlamentari locali, con esponenti degli ordini professionali e con il Comitato per la Riqualificazione e il decoro urbano.

“Il progetto, è noto a tutti oramai, restituirebbe alla città un’area di straordinaria suggestione urbana, civile e turistico-culturale, che a differenza degli anni 20 era area periferica e paludosa e che da diversi decenni è invece inserita nel contesto urbano e centrale di Siracusa, a soli 900 metri dal suo centro storico – scrive in una nota il Comitato – . Dal momento stesso in cui il sottosegretario alla difesa annunciava, con sorpresa dei presenti, che – soddisfatte dal Comune alcune esigenze logistiche dell’Aeronautica – quell’area poteva essere smilitarizzata e concessa al territorio di Siracusa all’interno di un organico disegno di riqualificazione, il sindaco Francesco Italia e l’assessore Pierpaolo Coppa coinvolgevano il nostro Comitato in un lavoro di analisi e studio su un’area più ampia e sulle zone limitrofe per verificare le condizioni di poter fare redigere uno ‘studio di fattibilità tecnico-economico’ da prospettare al ministero della Difesa e ai vertici militari”.

“Da quel momento – prosegue la nota – diversi sono stati gli incontri ‘in presenza’ tra il Comitato e l’assessore Coppa, coadiuvato dai tecnici del Comune di Siracusa, ove si è discusso circa la necessità di dover predisporre un ‘documento di fattibilità delle alternative progettuali’ prima ancora di poter redigere uno studio di fattibilità tecnico-economico. Si sono quindi esaminati diversi aspetti tecnici quali vincoli e concessioni preesistenti riguardanti le aree limitrofe all’area oggi ex Idroscalo, in una proiezione urbana più ampia del contesto posto a base dello studio”.

Si tratta, senza alcun dubbio, di una delle più straordinarie operazioni di ricucitura urbanistica col resto del centro-città, per aprire la strada ad un progetto di grande suggestione estetica e civile e di maggior prestigio degli ultimi 50 anni per Siracusa – continua la nota – Basti solo pensare al collegamento sinergico e di intensa tessitura urbana che l’area dell’ex Idroscalo non potrà che avere con lo scenario di riqualificazione della futura stazione marittima al Molo S. Antonio, della stazione centrale, del sito archeologico del Ginnasio Romano, del Mercato Ittico, dell’ex Macello Comunale, ecc.: tutte aree, per le quali sono in corso importanti progetti di riqualificazione da parte dell’Amministrazione comunale”.

“Il Comitato – conclude la nota – auspica sin d’ora che la città tutta e le sue forze vitali (associazioni, movimenti, singoli cittadini) si mostrino uniti e compatti per il raggiungimento di un obiettivo comune e di alta suggestione strategica e civile che segnerà la Siracusa degli anni a venire”.

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