Siracusa, parco Robinson "gestito" da 50 ragazzi - QdS

Siracusa, parco Robinson “gestito” da 50 ragazzi

Luigi Solarino

Siracusa, parco Robinson “gestito” da 50 ragazzi

martedì 17 Novembre 2020

L’iniziativa è stata chiamata #prendiamocenecura. Il messaggio è chiaro: “Vi diamo la chiave perché ci fidiamo di voi”

Il parco Robinson di via Algeri, intitolato ai Caduti di Nassiriya, negli ultimi tempi è stato oggetto di ripetuti atti vandalici.

Per porre un freno all’azione sconsiderata dei vandali, l’Amministrazione comunale di Siracusa ha deciso di affidare a cinquanta bambini e ragazzi la tutela dell’importante area verde sita nel quartiere Mazzarrona.

L’originale iniziativa, intitolata con l’hastag “#prendiamocenecura”, è stata lanciata dall’assessore comunale alle Politiche giovanili e al Verde pubblico, Carlo Gradenigo, e si è avvalsa della collaborazione dell’assessorato comunale alle Politiche sociali, guidato da Maura Fontana, di Città educativa e dell’Istituto comprensivo “Chindemi” che, con gli alunni, sta portando avanti il progetto dal nome “Un villaggio per crescere”.

Attraverso “#prendiamocenecura” l’Amministrazione comunale si prefigge l’obiettivo di coinvolgere i residenti del quartiere Mazzarrona nella gestione e nel mantenimento dello spazio verde. A tal proposito, lo scorso sabato, si è svolta, presso il parco di via Algeri, la consegna ai giovani e giovanissimi presenti degli attestati di “custode onorario” e delle chiavi del parco alle rispettive famiglie, lanciando così la campagna di sensibilizzazione per la cura di un bene comune di cui possono godere centinaia di ragazzi in un quartiere della città già carente di servizi.

“Cominciamo da via Algeri e dal suo parco Robinson – ha commentato il primo cittadino, Francesco Italia – ma l’idea di coinvolgere i cittadini e i residenti nella gestione e nel mantenimento delle aree verdi può essere estesa ad altri quartieri. Il messaggio immediato è chiaro: vi diamo la chiave perché ci fidiamo di voi. Ma l’obiettivo più grande e di stimolare un senso di appartenenza nei ragazzi del quartiere affidando loro la cura del bene comune che sentono più vicino”.

“Di fronte ai ripetuti atti vandalici, ci sembra assurdo – ha dichiarato l’assessore Gradenigo – che la soluzione debba essere quella di chiudere con un lucchetto il cancello, come a voler escludere qualcuno generando e incentivando la sfida e il conflitto tra chi rompe e chi ripara. Il parco è pubblico ovvero di tutti. Ecco perché abbiamo deciso di mantenere il lucchetto e la catena ma di donare e affidare cinquanta copie della chiave ad altrettanti bambini e ragazzi che del parco sono i principali fruitori e, dunque, custodi”.

La consegna di una parte della città ai cittadini è un gesto significativo della volontà di responsabilizzare rispetto al bene pubblico – ha affermato l’assessore Fontana – . Che gli attori principali siano i bambini, poi, è ancora più importante non solo perché saranno domani cittadini attivi nei processi decisionali ma perché oggi sono importante veicolo di sensibilizzazione verso gli adulti. Questa come tante altre attività puntuali, è traccia di una volontà comune per una condivisione irrinunciabile”.

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