Scintille per la realizzazione di un impianto sportivo all’interno del “Pippo Di Natale”. Al centro del dibattito, la modifica del vincolo archeologico dell’area
SIRACUSA – A Siracusa è sorta una polemica sulla realizzazione di un impianto sportivo nell’area del Campo scuola “Pippo Di Natale”.
Il Comune di Siracusa ha chiesto la modifica del vincolo archeologico da diretto ad indiretto nell’area del Campo scuola, allocato all’interno dell’area archeologica del Parco della Neapolis, per realizzare, con i finanziamenti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), un impianto sportivo indoor di 12 metri con pareti in plexiglass per consentire ai saltatori con l’asta di potersi allenare.
Il segretario del Pd di Siracusa, Santino Romano, ha criticato l’autorizzazione della modifica del vincolo ed ha richiesto “L’acquisizione degli atti per una attenta valutazione della correttezza dell’iter amministrativo seguito, che si è concluso con un decreto autorizzativo dell’assessorato regionale ai Beni culturali”.
Sulla vicenda è intervenuto il soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa, Salvatore Martinez. “Sta assumendo toni paradossali la polemica in corso sul decreto regionale che dichiara ‘di importante interesse archeologico’ l’area posta al margine orientale del parco della Neapolis’ – afferma il sovrintendente – . Viene infatti contestato, con fervida fantasia e una notevole verve complottistica, un atto che conferma e chiarisce un vincolo e non attenua le forme di tutela esistenti”.
“L’area dell’odierno Campo scuola venne vincolata con decreto ministeriale del 15 settembre del 1951 – aggiunge Martinez -. Soprintendente all’epoca era Luigi Bernabo Brea. Nell’atto si afferma specificamente che nell’area ‘non potrà essere eretta alcuna costruzione per una fascia di 50 metri dal margine della Latomia, mentre nel rimanente non potranno sorgere costruzioni per un’altezza di 12 metri e per più di un decimo dell’area”.
“Nel decreto del 19 gennaio 2023 – prosegue il soprintendente – è scritto ‘Nell’area denominata strada comunale Ettore Romagnoli non potrà essere eretta alcuna costruzione’ mentre ‘nell’area denominata Campo Scuola Pippo Di Natale non potranno sorgere costruzioni di altezza maggiore di metri 12 e per più di un decimo dell’area’. Nel 1951 non esisteva via Romagnoli mentre l’area del campo scuola è sempre la stessa, al di là della fascia di rispetto, e le previsioni sono esattamente identiche. Inoltre considerato che il decreto ministeriale del 15 settembre del 1951 non risulta mai essere stato confermato con decreto del Presidente della Regione Siciliana, di fatto il nuovo decreto ha rinnovato i vincoli del decreto ministeriale sui terreni ex proprietà famiglia Di Natale”.
“Non c’è stata quindi nessuna declassazione del vincolo ma anzi una conferma e un adeguamento della normativa vigente allo stato dei luoghi, modificati dal 1951 con la realizzazione della via Romagnoli con aiuole, marciapiedi, panchine etc – conclude Martinez – . Spero di avere chiarito i termini della vicenda. Non mi illudo di aver quietato l’ansia degli irriducibili della polemica, confido però che l’opinione pubblica possa aver compreso la logica e il valore di tutela del provvedimento assunto dalla direzione generale dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, a valle dell’istruttoria condotta dalla Soprintendenza di Siracusa”.