“Potature dannosissime” nel parco dell’ospedale Rizza di Siracusa - QdS

“Potature dannosissime” nel parco dell’ospedale Rizza di Siracusa

Luigi Solarino

“Potature dannosissime” nel parco dell’ospedale Rizza di Siracusa

martedì 03 Dicembre 2019

La segnalazione, fatta dal Comitato cittadino “Aria nuova”, è arrivata a tutti gli Enti locali. “Ci si interroga sulle conseguenze dell’aver lasciato tronchi e tessuti arborei senza difese”

SIRACUSA – La città di Siracusa, purtroppo, non si distingue per la presenza di numerose aree verdi e quelle poche che esistono, a volte, sono oggetto di interventi che arrecano più danni che altro.

È il caso del parco esterno dell’ospedale “Rizza”, uno dei più antichi polmoni verdi del capoluogo aretuseo. Negli scorsi giorni, alberi storici come i Ficus e i Cedri del Libano, che costituiscono la gran parte del patrimonio arboreo del parco esterno del “Rizza”, sono stati sottoposti a interventi drastici di potatura, attraverso il taglio di branche dal diametro superiore ai dieci centimetri con l’annullamento totale della chioma verde e del portamento naturale. Inoltre sono stati abbattuti una quindicina di alberi di pino.

Il fatto è stato segnalato a tutti gli Enti preposti (Comune, Sovrintendenza, Polizia municipale, Asp 8, Dipartimento forestale) dal Comitato cittadino “Aria nuova”, che raggruppa ben 16 associazioni e che si occupa della promozione delle aree alberate in attuazione alle norme sullo sviluppo degli spazi verdi urbani. Il Comitato “Aria nuova” manifesta le proprie preoccupazioni per i lavori di potatura effettuati temendo che “intacchino pesantemente il patrimonio arboreo della Città”.

Il Comitato si chiede se: “In linea con la Deliberazione n°19 – 2017 del Comitato nazionale per lo sviluppo del verde pubblico – Linee guida per la gestione del verde pubblico, se la modalità di potatura posta in essere porti beneficio alcuno alle piante, se non possa divenire causa delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali cittadini. Ci si interroga altresì sulle conseguenze derivanti dall’aver lasciato tronchi e tessuti arborei senza difese, persino nelle specie con buona capacità di compartimentalizzazione, e se in tal modo possano avviarsi ad una morte certa, dalla superficie del taglio verso l’interno, accelerando la frequenza delle rotture dei rami, la formazione di cavità al castello e lungo le branche primarie, lo sviluppo di ramificazioni filate e soprannumerarie, l’inserzione debole delle branche, la vegetazione epicormica, e altro ancora. Inoltre, l’intervento pare discostarsi dai principi contenuti dal Regolamento per il verde pubblico e privato della Città di Siracusa, titolo II capitolo IV art. 14.”.

“Si richiede – conclude Aria nuova – una tempestiva verifica da parte delle autorità competenti al fine di accertare la regolarità dell’intervento con consequenziale sospensione nella temuta ipotesi in cui si versi in stato di abuso, a tutela del residuale patrimonio arboreo”. Il presidente di “Natura sicula”, Fabio Morreale, ha commentato l’episodio: “Non è cambiato niente. Sono passati oltre 20 anni da quando furono drasticamente potati gli alberi dell’ospedale Umberto I, lasciandoli improvvisamente senza rami e senza foglie. Il clamore e le proteste di allora non hanno sortito alcun effetto. La storia si ripete”.

“Sono potature dannosissime, – prosegue Morreale – disposte da enti pubblici senza ricorrere ad alcuna consulenza agronomica, ed eseguite da ditte con operai privi di formazione o proni alle disposizioni dei dirigenti. Una consuetudine sbagliata, – conclude Morreale – in cui qualcuno guadagna, ma tutti gli altri, cittadini, temperatura, qualità dell’aria, clima, suolo e fauna, perdono valore e dignità”.

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