È stato realizzato dagli studenti di Architettura dell’Unict e prevede la riqualificazione del rione con focus sull’area compresa tra via Foti e la ciclo-pedonale Rossana Maiorca

SIRACUSA – Presentato un progetto per la rigenerazione urbana del quartiere della Mazzarona di Siracusa. Si tratta del progetto realizzato dagli studenti dei corsi di Progettazione Bioclimatica e Progettazione Esecutiva, tenuti nella Struttura Didattica Speciale (Sds) di Architettura, Dipartimento DICAr, dell’Università degli Studi di Catania.

Il progetto, che ha visto la collaborazione della Fondazione di Comunità Val di Noto, è stato incentrato sul quartiere della Mazzarrona ed in particolare sull’area ricompresa tra via Foti e la ciclo-pedonale Rossana Maiorca.

Fondamentale è stato il lavoro di confronto con il territorio, con le persone che lo vivono, per capire quali sono le loro richieste per migliorare il quartiere.

I focus del progetto sono la qualità dello spazio pubblico; gli orti sociali come occasione di confronto e di relazioni, l’ambiente come opportunità di sviluppo socio-economico per il quartiere; isole di calore e strategie di forestazione urbana.

Alla presentazione del progetto, che si è svolta nella Sala Auditorium della Chiesa di San Corrado Confalonieri, in via Luigi Foti a Siracusa, hanno preso parte il presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, Giovanni Grasso, il docente di Progettazione Bioclimatica e Progettazione Esecutiva, Luigi Alini, che ha coordinato l’elaborazione del progetto, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Concetta Carbone, la presidente dell’Ordine Architetti PP.CC. della provincia di Siracusa, Sonia Di Giacomo.

“Abbiamo deciso di appoggiare il progetto – ha affermato Giovanni Grasso – perché crediamo nella riqualificazione e nel recupero delle periferie urbane. Qui c’è un’alta densità di popolazione, ma mancano molti servizi. Si tratta di edifici di edilizia convenzionata, mentre non ci sono investimenti edilizi da parte dei privati. Occorre, dunque, invertire questa tendenza e puntare alla riqualificazione. Ma questo può avvenire solo se la comunità prenderà le redini di questo cambiamento”.

“Siamo pronti ad affiancare la Fondazione e l’Amministrazione comunale – ha detto Luigi Alini -, siamo pronti a mettere la nostra esperienza e le nostre conoscenze al servizio del territorio. La nostra proposta di rigenerazione per la Mazzarrona si fonda su un approccio sistemico, è l’esito di tante azioni puntuali, attività minute che agiscono sugli spazi interstiziali, sulle relazioni di prossimità, sulla qualità dello spazio pubblico”.

“Lo spazio pubblico – ha concluso Luigi Alini – come bene comune al fine di incidere sulla qualità della vita dei cittadini. Tutti insieme, cittadini e istituzioni sono chiamati a fare la loro parte. Bisogna avere più coraggio e prendere coscienza dello straordinario valore ambientale e paesaggistico di alcune aree della nostra città”.

Sono seguiti gli interventi dei docenti Rita Valenti e Francesco Nocera della Sds di Architettura, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione con i residenti e dell’avvio di una “comunità energetica” con la produzione di energia con impianti fotovoltaici. Infine è stato dato spazio agli studenti che hanno presentato il lungo lavoro realizzato. L’auspicio di tutti gli intervenuti è quello che detto progetto possa diventare realtà.