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Discarica piena, è emergenza rifiuti a Siracusa: ancora stop alla raccolta dell’indifferenziato

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Discarica piena, è emergenza rifiuti a Siracusa: ancora stop alla raccolta dell’indifferenziato

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giovedì 09 Giugno 2022

Sono tre settimane circa che Siracusa si trova senza alcuna raccolta dell’immondizia indifferenziata che si accumula in ogni angolo delle strade in città

Nuovo stop alla raccolta dell’indifferenziato in città. A meno di una settimana dal primo avviso di sospensione, Siracusa e i suoi cittadini vivono con grande apprensione le prossime giornate di inizio estate, con il timore che l’emergenza rifiuti possa durare per tutta la bella stagione. Andando in giro per Siracusa, non esiste una zona che non sia ricoperto di sacchi dell’immondizia. Per quanto siano grandi gli sforzi degli utenti il servizio sospeso causa non pochi disagi. In queste ultime ore, il sindaco Francesco Italia ha pubblicato a mezzo social un video in cui si rivolge alle Istituzioni per trovare una soluzione immediata all’emergenza, non solo siracusana, ma regionale.

L’impianto di Lentini è saturo, quanto durerà l’emergenza

Da una nota del settore Igiene urbana del Comune si legge che “Non sarà possibile garantire la raccolta della frazione indifferenziata dei rifiuti a causa del protrarsi del blocco dei conferimenti nell’impianto di Lentini di proprietà di Sicula Trasporti”.

Cosa è l’indifferenziato, perché non va gettato in questi giorni

Ricordiamo che è indifferenziato – si legge nella nota del Comune – tutto ciò che non può essere differenziato, quindi, tutto ciò che non è carta, organico, lattine, vetro, plastica, legno, etc. L’indifferenziato è, di conseguenza, un tipo di rifiuto che può eccezionalmente restare nelle nostre case in quanto non rilascia cattivi odori.

L’appello dell’amministrazione ai cittadini

“Si fa pertanto appello alla responsabilità dei cittadini e al senso di appartenenza alla comunità, invitando a non esporre il rifiuto indifferenziato al fine di non ingenerare situazioni di criticità igienico-sanitarie e non pregiudicare ulteriormente il decoro urbano.

Se da un lato è ormai imperativo assumere comportamenti virtuosi nella gestione dei rifiuti prodotti da ciascun nucleo familiare o attività commerciale, non si può sottacere che lo stato di crisi in materia di rifiuti solidi urbani – che si protrae ormai da tempi abnormi nella nostra regione – è dovuto alla cronica insufficienza di impiantistica sovracomunale, rispetto alla quale il Comune non ha alcuna responsabilità.

Si assicura ogni sforzo per continuare il ritiro delle altre frazioni differenziate, evidenziando che i disservizi possono essere mitigati operando una corretta differenziazione dei rifiuti”.

Il Sindaco: “Portare i rifiuti fuori dalla regione? Cominci chi fa poca differenziata e intasa le discariche”

Le recenti dichiarazioni dell’assessore Baglieri – ha dichiarato il sindaco di Siracusa – non sembrano risolutive per i sindaci e i cittadini di quei territori che stanno affrontando un’emergenza senza precedenti in tema di spazi per il conferimento dei rifiuti indifferenziati. Esse appaiono particolarmente stridenti là dove si prova a scaricare la responsabilità su altri.

La cartolina di una Sicilia invasa dalla spazzatura nell’estate 2022 è una macchia che va oltre le singole responsabilità. Un’immagine che segna irreparabilmente il fallimento complessivo, in tema di rifiuti, di una classe politica che negli ultimi 20 anni ha governato in Sicilia.

I successi della differenziata di molti Comuni non bastano

Nell’ultimo quinquennio, la maggior parte dei comuni ha invertito la rotta in tema di raccolta differenziata raggiungendo percentuali considerevoli. Per contro, è vero che la maggior parte delle SRR non è riuscita a pianificare soluzioni risolutive per ciò che attiene all’impiantistica. Proprio per sbloccare il sistema degli impianti, tutte le SRR della Sicilia orientale, all’indomani della bocciatura da parte dell’Assemblea regionale del disegno di legge di riforma governativo sui rifiuti, nell’ormai lontano marzo 2020, furono commissariate.

La critica ai commissari della Regione

Cosa hanno prodotto i commissari scelti e nominati dalla Regione Siciliana in questi due anni? Poco o nulla. E certo non per colpa dei sindaci! n un sistema malato e fortemente condizionato, come quello dei rifiuti, nemmeno i commissari, in due anni, sono riusciti a modificare lo status quo. E a nulla è servito aver manifestato, tra i primi come provincia di Siracusa, più di un anno fa, nel marzo del 2021, la disponibilità alla realizzazione di termo-utilizzatori.

La risposta all’assessore Baglieri

Come l’assessore Baglieri dovrebbe sapere, le gare effettuate da alcune SRR per portare i rifiuti all’estero sono andate tristemente deserte. Se è vero che, come l’assessore sostiene, esistono spazi sufficienti per garantire il 35% di conferimento dei rifiuti indifferenziati negli impianti siciliani esistenti, qualcuno dovrà spiegare ai cittadini delle province di Messina, Siracusa e Catania perché la discarica di Sicula Trasporti è congestionata, per lo più a causa dei rifiuti del comune di Catania che in questi anni ha fatto nulla o poco più di nulla in tema di differenziata.

“Il Comune di Catania deve conferire fuori regione liberando spazi alle comunità che da anni differenziano”

Secondo il sindaco di Siracusa “dovrebbe essere il comune di Catania a conferire i rifiuti al di fuori della regione, liberando gli spazi per i cittadini di quelle comunità che da anni differenziano. Appare peraltro davvero surreale ed inverosimile che il direttore del Dipartimento rifiuti autorizzi quei conferimenti che, il giorno dopo, il direttore di un altro dipartimento blocca”.

“Siamo in emergenza, temo gravi conseguenze”

“So bene che le responsabilità non sono addebitabili alla conduzione dell’assessore, tanto più che, come ho già scritto, non sono alla ricerca di capri espiatori. Ritengo però assolutamente ingiusto che i nostri concittadini – passati in questi anni dall’1,5 a più del 50 per cento di raccolta differenziata – debbano continuare a svegliarsi, nel pieno di una stagione turistica di grande richiamo, con la città disseminata di rifiuti. Siamo in emergenza e temo che la Regione – conclude Italia – non ne abbia ancora realmente compreso l’entità e le conseguenze”.

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