L’appello dei sindacati dopo gli ultimi due avvenimenti negli stabilimenti di Augusta e Priolo: “Chiediamo di riattivare il tavolo tecnico tematico, servono azioni costanti di monitoraggio e denuncia”
SIRACUSA – Nell’arco di sei giorni si sono verificati due gravi incidenti sul lavoro nell’area industriale di Siracusa. Il primo presso lo stabilimento della Sonatrach di Augusta ed il secondo presso gli impianti della Versalis di Priolo. Gli ennesimi incidenti sul lavoro hanno destato grande preoccupazione tra gli operai che lavorano nell’area industriale, preoccupazione di cui si sono fatti portavoce le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm.
“Rimaniamo fermamente convinti che dietro questa lunga sequenza di incidenti, ci sia la degenerazione di un sistema industriale che sta vivendo in questi anni un momento di incertezza e tensione per l’assenza di una reale visione di sviluppo, che inevitabilmente pesa anche sulle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori – scrivono in una nota congiunta i tre sindacati – . Uno scenario complesso, quello del petrolchimico, dove spesso si premia l’azienda meno qualificata o quella che garantisce ritmi di lavoro sempre più alti, dove l’assenza di formazione adeguata sulla sicurezza e un’evidente debolezza del mondo del lavoro rappresentano fattori di rischio inaccettabili per la salute e la sicurezza dei lavoratori”.
“Ancora una volta – proseguono – diciamo che occorre incrementare i controlli all’interno delle aziende, chiediamo siano realizzare strutture territoriali che esercitino una costante azione di monitoraggio e denuncia, occorre esercitare ognuno il proprio ruolo con coerenza e fermezza per continuare a garantire lavoro e sicurezza”.
Fim Fiom Uilm chiedono al prefetto di “riattivare il tavolo tecnico sui temi del lavoro e della sicurezza insediatosi presso la prefettura nel 2018”.
Anche il segretario generale Fismic Confsal di Siracusa, Marco Faranda, si appella al prefetto: “Di fronte all’ennesimo incidente nella zona industriale, il secondo in sei giorni, come sindacato che tutela i lavoratori, mi appello al prefetto Giusi Scaduto perché convochi le parti interessate”.
“Chiediamo controlli costanti all’interno degli stabilimenti – conclude Faranda – per verificare che le procedure siano costantemente rispettate. Chiediamo contromisure. Un clima di tensione ed incertezza si respira nella zona industriale. Non possiamo continuare ad assistere passivamente: sindacati, Asp, Ispettorato del lavoro, rappresentanti delle aziende devono riunirsi con il coordinamento della Prefettura. Scriverò al prefetto per chiederle un incontro: siamo preoccupati ed arrabbiati. Non possiamo continuare a garantire lavoro sulla pelle delle persone”.
Giovanni Musso, presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, afferma: “La sicurezza sul lavoro non si raggiunge una volta per sempre. È un principio cardine alla base della nostra natura imprenditoriale: nei cantieri, insieme ai lavoratori, siamo impegnati quotidianamente in complesse attività per le quali è necessario garantire gli standard di sicurezza”.
“Il nostro impegno è l’attenzione permanente all’informazione e alla formazione continua per creare un’autentica cultura della prevenzione della sicurezza – conclude – . Per noi la sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un investimento. Abbiamo dimostrato nei tanti anni di lavoro nella nostra zona industriale ed in piena sintonia col Sindacato di rispettare i lavoratori e soprattutto contare sulla loro collaborazione per mantenere gli standard di qualità e sicurezza che oggi abbiamo raggiunto”.