Per loro l'opportunità di curarsi al centro protesi di Vigorso di Budrio: "Un miracolo".
Uno scatto che ha fatto il giro del mondo, commuovendo per la gioia dell’amore nonostante la disperazione, il dolore, la mutilazione. Munzir e Mustafa, padre e figlio siriani senza arti a causa della guerra e protagonisti dello scatto ‘Hardship of Life’, sono diventati immagine simbolo del dramma siriano. Arriveranno domani sera in Italia per iniziare una nuova vita a Siena ed essere curati al Centro protesi Vigorso di Budrio (Bologna).
Il premio al fotografo Mehmet Aslan e la raccolta fondi
L’annuncio arriva dal Siena International Photo Awards, che ha premiato lo scatto che ritrae Munzir e Mustafa del fotografo turco Mehmet Aslan come vincitore assoluto.
Proprio il festival ha lanciato una raccolta fondi per aiutare padre e figlio e altre vittime innocenti del conflitto in Siria.
La raccolta fondi, che sostiene anche un programma di riabilitazione e aiuto di persone che hanno subito amputazioni, ha raggiunto attraverso la piattaforma Gofundme oltre 100mila euro.
Munzir e Mustafa in Italia, cosa li aspetta
“Munzir e Mustafa arriveranno domani sera in Italia, a Ciampino, dalla Turchia – ha spiegato il fondatore e direttore artistico del premio fotografico Luca Venturi -, poi andranno a vivere in un’abitazione della Caritas a Siena messa a disposizione dall’Arcidiocesi e potranno curarsi al centro protesi di Vigorso di Budrio”.
Per Venturi “la potenza comunicativa di quella foto si è trasformata in un reale sostegno alla famiglia grazie alla raccolta fondi che abbiamo lanciato, alla quale hanno aderito tante persone.
Come concorso fotografico non ci ritenevamo i soggetti più giusti per fare questo, ma alla fine è stata una scelta giusta perché è stato reso possibile questo miracolo”.