"La solidarietà attiva con il popolo turco e con quello siriano é per noi un imperativo categorico”, ha detto il ministro
Il governo ha approvato la proposta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci di dichiarare lo stato di emergenza per interventi all’estero “in ragione dell’eccezionale sisma che ha colpito la Turchia e la Siria, che si manifesta come il più tragico evento di questo tipo a livello mondiale negli ultimi decenni, per le migliaia di vittime che ha causato, per l’alto numero feriti, dispersi e sfollati, oltre che per il numero di edifici pubblici e privati distrutti. La solidarietà attiva con il popolo turco e con quello siriano é per noi un imperativo categorico”, dichiara il ministro.
Il ministro: “Abbiamo messo a disposizione 11 milioni di euro”
Nell’ambito del comune Meccanismo di Protezione civile dell’Unione Europea, ha aggiunto Musumeci “il governo può così fare il massimo per inviare squadre di soccorso, personale e materiale sanitario, in Turchia e, dopo la richiesta di quel governo, anche in Siria. Lo stato di emergenza avrà validità per sei mesi ed abbiamo messo a disposizione la somma di 11 milioni di euro che comprende, al netto di quanto potrà essere eventualmente rimborsato dall’Unione europea, i costi che verranno sostenuti per il trasporto, l’impiego di materiali e attrezzature e gli oneri relativi al personale impegnato nelle suddette operazioni”, ha aggiunto il ministro. Nel corso della seduta, il governo ha anche approvato, dopo la relazione del ministro, lo stanziamento della ulteriore di somma di 54.200.000 euro per gli interventi calamitosi nell’isola di Ischia e di 2.470.000 per le alluvioni dell’agosto 2022 in provincia di Massa-Carrara.
Bilancio Siria e Turchia sfiora i 20mila morti
Sono quasi 20mila i morti per il devastante terremoto in Siria e Turchia. L’ultimo bilancio arriva a 19.823 morti, sommando i 16.546 decessi in Turchia resi noti dal presidente Recep Tayyp Erdogan e i 3.277 in Siria.