Sleepy and clown - QdS

Sleepy and clown

Pino Grimaldi

Sleepy and clown

sabato 20 Giugno 2020

Sono gli epiteti con i quali i due candidati alla Casa Bianca per la Presidenza Usa si… appellano!

Proprio così: addormentato per Joe Biden e pagliaccio per Donald Trump. Sono le cosiddette “’ngiurie” siciliane”. Che non mostrano l’un per altro né stima né amicizia né affetto, ma profondo disgusto pensando che il proprio avversario sia “Commander in Chief” della più grande potenza de nel termine-2021-25.

Biden, già vice, per due mandati, di Obama è un vecchio senatore del Delaware con un curriculum politico in fondo modesto, ma continuo negli anni. Vita familiare cosparsa di drammi con morte di figli e prima moglie tragicamente e continuità nelle sue idee politiche che ne fanno l’unico democratico che non ha mai cambiato le sue idea di socialista riformista.
Ritiratosi il suo più grande avversario, Sanders, uomo più anziano di lui ma con una giovinezza politica inenarrabile e carisma invidiabile, è rimasto l’unico come front-man dell’attuale Presidente che comunque per lui è un “pagliaccio”. Punto.

Trump eletto nel 2016 – primo mandato – si è trovato a fronteggiare tanti di quegli ostacoli da farne un campione olimpico di salto in, lungo e in alto.
Scampato allo impeachment, con la pandemia che miete vittime in quasi tutti gli Stati, ma più in quelli dell’Est, con i suoi nominati – vedi Corte Suprema – prima di essere accettati umiliati dai democratici da indurli a piangere, con uno staff che ha cambiato tante di quelle volte che occorre un pallottoliere, e notti insonni passate a twittare sugli argomenti più strambi, ma che ha tenuto fede a quanto disse per farsi eleggere “America first” mandando al diavolo accordi con il Patto Atlantico, stringendo amicizie con Cina, Russia, Iran ed altri e poi disfacendoli nel giro di minuti, adesso con il Paese in rivolta per la morte – omicidio – di un povero nero – Floyd – che gli ha rivoltato il Paese contro “black lives matter” molto più di quanto non fece il Me-too delle donne quattro ani fa.

Ai sondaggi 43% contro 47% di Biden ma appena una settimana fa al 38% cifra che porta jella se Carter e Bush figlio nello stesso periodo elettorale con sondaggio analogo non furono eletti!

Ma il 3 Novembre, primo martedì seguente il primo lunedi del mese, si vota per eleggere il Presidente ma anche per rinnovare i 435 collegi della Camera dei rappresentanti (l’intera Camera) e un terzo (35) del Senato più vari Governatori di Stati ed altro.

Trump avrà con sé l’attuale vice Pence che si è comportato benissimo. Biden, si pensa, avrà una donna e molti dicono negra e qualcuno cita Michelle, la moglie di Obama (sic).

Sarà lotta sul filo del rasoio, ma non si dimentichi che saranno i 538 grandi elettori e non il popolo che li elegge in ogni Stato, ad eleggere il Presidente. E costoro sono senza vincolo di mandato e che il virus ha fatto politicamente più danno di quanto non si pensasse.

I bianchi dicono meglio un pagliaccio che un addormentato che russa. Gli altri l’opposto. Ne parleremo ancora. Per ora grattiamo la nostra schiena con Giuseppi che non fa caso alle ingiurie.
Beato subito.

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