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Slow Food propone rete dei maestri norcini italiani

Slow Food propone rete dei maestri norcini italiani

Per facilitare trasmissione di saperi tra generazioni

Roma, 9 dic. (askanews) – “L’Italia ha un patrimonio di salumi straordinario, il più ricco al mondo. Salvare il mestiere del norcino significa preservare questo patrimonio, ma anche rigenerare aree interne, proteggere paesaggi, promuovere un allevamento sostenibile. Per questo è importante creare una rete di maestri norcini, una sorta di scuola diffusa di norcineria, che faciliti la trasmissione di saperi tra generazioni diverse”. É la proposta lanciata da Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia, in occasione dell’Anteprima di Distinti Salumi 2026, tenutasi al Teatro Comunale di Cagli.

La conferenza “Con le mani – Dialogo sul saper fare norcino, su tradizioni, luoghi e relazioni”, ha avviato il percorso che porterà all’edizione 2026, in programma dal 22 al 24 maggio. Organizzata dalla Città di Cagli con Slow Food Italia e Slow Food Marche con il patrocinio della Regione Marche e dell’Unione Montana del Catria e Nerone, Distinti Salumi è uno spazio di tutela, racconto e rilancio della norcineria artigianale italiana.

“Solo così potremo proteggere salumi unici come i 150 inseriti nell’Arca del Gusto, il catalogo di Slow Food che raccoglie prodotti da salvare di tutto il mondo – ha concluso Milano – Proprio in questi giorni sono saliti sull’Arca cinque salumi antichi marchigiani: la salsiccia di Senigallia, il casserotto di Montecosaro, la salsiccia del Fermano, la coppa con il pecorino di Pianello Vallesina, il morsetto di Fiuminata”.