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Soleimani, la Difesa, nessun drone da Sigonella per il blitz

Soleimani, la Difesa, nessun drone da Sigonella per il blitz
epaselect epa08103876 Iranians take part during the funeral ceremony of late Iranian Revolutionary Guards Corps (IRGC) Lieutenant general and commander of the Quds Force Qasem Soleimani in the city of Ahvaz southern Iran, 05 January 2020. The Pentagon announced that Iran’s Quds Force leader Qasem Soleimani and Iraqi militia commander Abu Mahdi al-Muhandis were killed on 03 January 2020 following a US airstrike at Baghdad’s international airport. The attack comes amid escalating tensions between Tehran and Washington. EPA/HOSSEIN MERSADI

“Smentita categorica” del Ministero sul raid in cui è stato ucciso il generale. Provenzano, l’Ue svolga nel Mediterraneo per fermare l’escalation in Medio Oriente. A Teheran migliaia di persone per i funerali dell'”amato martire”

Nessun drone è partito dalla base aerea di Sigonella per il raid americano in cui è stato ucciso il generale Soleimani.

Lo ha reso noto il Ministero della Difesa dopo le richieste di numerosi esponenti politici, prevalentemente della sinistra.

“In merito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione relative all’ipotesi di partenza di droni dalla base aerea di Sigonella per l’operazione che ha portato all’uccisione del generale iraniano Soleimani, la Difesa – viene sottolineato – smentisce categoricamente anche alla luce delle ottime relazioni e contatti con la controparte militare americana presente sul territorio italiano”.

Intanto, a Palermo, il ministro Giuseppe Provenzano, commentando la situazione con i cronisti a margine della commemorazione di Piersanti Mattarella, ha sottolineato che ci si trova in “una fase molto delicata in cui la priorità dell’Italia e il ruolo che deve giocare è quello di richiamare l’Ue a svolgere una funzione nel Mediterraneo e fare di tutto per fermare l’escalation in Medio Oriente”.

A Teheran, milioni di persone in lutto hanno invaso le strade per la cerimonia funebre del generale Qassem Soleimani, ucciso in un raid americano a Baghdad, in Iraq.

A guidare le preghiere il leader supremo Ayatollah Khamenei, circondato da una folla oceanica che chiede vendetta, urlando slogan contro gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele.

Le immagini della processione funebre, partita dall’università della capitale, sono state trasmessa in diretta dalla televisione di Stato, che definisce Soleimani “amato martire”.

Nel corso della cerimonia, la figlia dell’ex comandante della forza Al Quds dei Pasdaran ha avvertito che gli Stati Uniti affronteranno un “giorno oscuro” per la morte del padre. “Pazzo Trump, non pensare che tutto sia finito con il martirio di mio padre”, ha detto Zeinab Soleimani parlando alla folla.

Dopo il funerale, i resti del generale verranno poi portati a Qom, uno dei centri dell’Islam sciita, per una cerimonia in vista della sepoltura nella sua città natale di Kerman.

Durante la visita dei familiari di Soleimani nella loro casa di Teheran, il presidente Rohani ha dichiarato che “gli americani non si sono resi conto di quale grave errore hanno commesso. La vendetta per il suo sangue arriverà il giorno in cui le mani sporche dell’America saranno tagliate per sempre dalla regione”.