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Sollecito, “Io discriminato in perfetta solitudine e in silenzio”

“Lo Stato sta semplicemente seguendo la scia della credenza popolare: nella nostra cultura c’è purtroppo sempre l’idea che se vieni accusato qualcosa sicuramente hai fatto, anche se poi vieni assolto”. Lo afferma Raffaele Sollecito, accusato e poi assolto insieme ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. “Non è possibile che in questo paese non importi a nessuno se alcuni giudici sbagliano e ti rovinano l’esistenza sbattendoti in carcere per quattro lunghi anni da innocente”.

“In Italia si discriminano gli immigrati, gli omosessuali, quelli dell’Europa dell’Est senza alcuna giustificazione, ma a causa del pregiudizio e delle generalizzazioni. Nella loro sfortuna queste persone possono però aggregarsi e combattere l’ingiustizia che stanno subendo”, sostiene Sollecito in una intervista al Riformista. “Io invece sono stato discriminato in perfetta solitudine e in silenzio”.