Per Sommatino 214 mila euro dal Fondo ai comuni marginali - QdS

Per Sommatino 214 mila euro dal Fondo ai comuni marginali

Fabrizio Giuffrida

Per Sommatino 214 mila euro dal Fondo ai comuni marginali

martedì 28 Dicembre 2021

Le risorse, concesse per la maggioranza al Sud da parte del Governo nazionale, potranno essere utilizzate per tre differenti categorie d’interventi nei territori soggetti a spopolamento

SOMMATINO (CL) – Nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce il Fondo di sostegno ai comuni marginali per gli anni 2021-2023. Tra le località che potranno beneficiare di tali fondi figura anche Sommatino, cui verrà assegnato, secondo quanto riferito dal sindaco Elisa Carbone, una cifra pari a 214.151,16 €.

Il Fondo di sostegno ai comuni marginali, adottato su proposta del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, è un aiuto dato alle realtà che si ritrovano in condizioni particolarmente svantaggiate e a forte rischio spopolamento e che presentano un Indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) elevato e con un basso livello di redditi della popolazione residente. Il Fondo di sostegno, costituito da un totale di 180 milioni di euro, è stato assegnato a 1.187 comuni diversi, la maggior parte dei quali al Sud della penisola. Attraverso i criteri di assegnazione contenuti nel Dpcm, infatti, sono state distribuite le risorse a 1.101 centri del Mezzogiorno, cui andranno 171 milioni di euro per un totale del 95,2% dei fondi totali. I comuni del centro Italia sono invece 52 mentre quelli del Nord 34, per un totale di 5,5 e 3,1 milioni di euro rispettivamente.

Le risorse potranno essere utilizzate per tre categorie di interventi nei territori soggetti a spopolamento. Il primo è l’adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali. I fondi potranno essere utilizzati dai Comuni anche come concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole o come concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell’immobile. Per quest’ultimo caso la cifra massima per ogni beneficiante potrà essere cinquemila euro. I centri beneficiari del Fondo potranno inoltre concedere gratuitamente i propri immobili da adibire ad abitazione principale o per svolgere il cosiddetto “lavoro agile”.

L’erogazione del Fondo per l’annualità 2021 competerà al Dipartimento per le Politiche di coesione mentre all’Agenzia per la coesione territoriale spetterà il compito di monitorare l’effettivo utilizzo delle risorse. Infatti, se il Comune non avrà attribuito il contributo ai soggetti beneficiari entro sei mesi dalla chiusura dell’annualità precedente, esso sarà integralmente o parzialmente revocato. A tale verifica sarà inoltre subordinata l’erogazione delle successive annualità.

Fabrizio Giuffrida

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