SEGESTA – Undici coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura; undici morceaux tematici in cui il movimento è racconto e memoria di conflitti troppo recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul, non sono sporadiche notizie relegate in fondo ai telegiornali, ma tragedie atroci che hanno segnato e distrutto interi popoli.
“Sonate Bach di fronte al dolore degli altri” è lo sguardo di Virgilio Sieni affidato a cinque interpreti, Jari Boldrini, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Andrea Palumbo, Valentina Squarzoni. Il lavoro è nato nel 2006: la sua ripresa oggi assume la forma di una cerimonia che destina il tempo della danza nelle declinazioni del dono e della compassione. Virgilio Sieni ritorna a distanza di un anno al Teatro Antico di Segesta e apre la sezione danza del Festival diretto da Claudio Collovà. Stasera alle 19.30 – “Sonate Bach di fronte al dolore degli altri” si muove su undici date emblematiche raccolte intorno agli undici brani che compongono le tre Sonate per viola e pianoforte di Johann Sebastian Bach.
“Considero Sonate Bach – ha scritto Marinella Guatterini – una tra le sedici coreografie che hanno fatto la storia del Novecento. Danzare l’angoscia, la paura, la morte assurda e ingiusta: impresa non facile che tuttavia riesce nella lancinante bellezza”. Centinaia di fotografie tratte dagli archivi dei reporter di guerra hanno fornito i fotogrammi drammatici che compongono la partitura di una coreografia che assimila quelle posture, immagini di corpi che si diluiscono attraversando la dinamica e la figura, cercando un approccio irrisolvibile all’orrore. La danza qui afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto.
Il Segesta teatro festival ospiterà altri due appuntamenti con la danza: giovedì 7 agosto, in prima nazionale al Teatro Antico, il coreografo siciliano Giuseppe Muscarello porta in scena con la sua compagnia lo spettacolo Zefiro torna in danza, tra sperimentazione e contaminazione, danze barocche e influenze popolari. Giovedì 14 agosto in prima nazionale (in replica 15 all’alba), Fenicie di Euripide a cura della compagnia Balletto civile, guidata da Monica Lucent; in scena una formazione under 35.

