Sosia al concorso pubblico per le forze dell'ordine: 17 indagati

Sosia al concorso pubblico per le forze dell’ordine: 17 candidati indagati

Sosia al concorso pubblico per le forze dell’ordine: 17 candidati indagati

Redazione  |
giovedì 13 Giugno 2024

Scoperto un team di "sosia" che si occupava di superare le selezioni d'ingresso nelle forze dell'ordine. Sono 17 i candidati indagati.

Scoperto un team di “sosia” che si occupava di superare le selezioni d’ingresso di un concorso nelle forze dell’ordine. La Procura di Roma ha chiesto per i coinvolti il rinvio a giudizio – a vario titolo – per truffa o sostituzione di persona. Si è occupata delle indagini la Guardia di Finanza dell’Aquila che ha eseguito una serie di perizie calligrafiche individuando il raggiro.

A compiere il reato, tra il 2017 e il 2021, sarebbero state 17 persone. Si tratta di candidati agenti penitenziari, carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco considerati responsabili di aver superato le prove scritte grazie a soggetti più preparati. La richiesta scaturisce nell’ambito di un’inchiesta estesa che vedrebbe il coinvolgimento di oltre 50 aspiranti. Tuttavia a seguito della mancanza di solidi elementi di colpevolezza si andrebbe verso l’archiviazione. Il Messaggero ha reso nota la notizia relativa alla chiusura dell’indagine del caso relativo ai concorsi truccati nelle forze dell’ordine.

I dettagli sul raggiro e le conseguenze

Dalle investigazioni è emerso che un allievo carabiniere, un vigile del fuoco, 3 agenti della penitenziaria e 6 poliziotti avevano superato la selezione. Al contrario i restanti 6 coinvolti nonostante la truffa non avevano comunque vinto il concorso. Dunque gli 11 dovranno rispondere di truffa. A tal proposito il sostituto procuratore romano Carlo Villani afferma che i predetti “inducendo in errore l’amministrazione pubblica, si procuravano l’ingiusto profitto dato dal superamento della prova concorsuale con successivo arruolamento nel Corpo, al quale cagionavano un danno anche patrimoniale: spese concorsuali, di assunzione, indebito stipendio pagato”. Le suddette dichiarazioni sono state diffuse da Il Messaggero che riporta stralci dal capo di imputazione.

Il pm contesta la sostituzione di persona a quanti non hanno superato la prove. Infine sono rimasti ignoti i falsi candidati. Viene alla luce dagli accertamenti che un candidato avrebbe provato a superare 3 concorsi pubblici nelle forze dell’ordine con il sostegno di un sosia senza ottenere successo. Nello specifico la prima volta sarebbe stata il 9 agosto 2017 in occasione delle prove scritte per 1.148 allievi agenti della Polizia di Stato. Stesso modus operandi compiuto nel 2018 per la selezione da 1.220 posti nella Penitenziaria. L’ultimo tentativo è avvenuto nel mese di gennaio 2019 quando si svolgeva il concorso per 654 allievi della Polizia.

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