CATANIA – Auto in divieto di sosta, doppia fila o che intralciano gli incroci. Oltre che, ovviamente, se sprovviste di tagliando sulle strisce blu. Fioccano le multe a Catania: le intenzioni annunciate qualche mese fa da parte del sindaco Enrico Trantino di voler intensificare i controlli e ripristinare le regole stradali, sono diventate realtà, grazie anche all’arrivo, tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno, di nuovo personale che è andato a ingrossare le sguarnite file dei vigili urbani, nonché di mezzi per presidiare meglio il territorio.
Multe e sanzioni salutate da tanti come la rivoluzione che serviva per “educare” i catanesi incivili al codice della strada e al rispetto delle regole, ma che altri considerano eccessive. Non solo: tra le lagnanze dei cittadini c’è quella dell’assenza di luoghi per la sosta e la presenza, in alcune strade, solo di quella a pagamento. “Non è possibile – lamenta qualcuno – che in zone ad alta densità di residenti e negozi, la sosta sia consentita solo a pagamento in un lato della carreggiata mentre nell’altro lato viene inibita dal divieto di sosta. Dalla jungla all’assenza di posti auto ne passa”.
Le strisce blu dovrebbero essere bilanciate da stalli liberi
In effetti, secondo il codice della strada, la sosta a pagamento dovrebbe essere bilanciata con gli stalli liberi, ma questo non nelle zone della città che le amministrazioni identificano come di particolare interesse. Come sottolinea il presidente dell’Amts, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico ma anche della sosta, dopo la fusione di Amt con SoStare, Salvatore Vittorio.
“Per quanto riguarda la perimetrazione – spiega Vittorio – alcune zone sono a prevalenza di strisce blu per specifica decisione dell’amministrazione, per problemi legati all’inquinamento, al traffico. In ogni caso – continua – dove allocarle non dipende da noi essendo competenza d’Ufficio traffico urbano del Comune di Catania”. Insomma, l’Amts sarebbe il mero esecutore di quanto stabilito dall’amministrazione. “Ma è anche vero – prosegue Vittorio – che c’è un’interlocuzione costante con Palazzo degli elefanti e che si farà in modo di prendere in considerazione quanto segnalato dai cittadini, fatto salvo l’equilibrio economico dell’azienda”.
Una possibilità confermata dall’assessore alla Polizia municipale, Alessandro Porto. “Premetto che le strisce blu sono programmate da tempo – afferma l’esponente della giunta comunale -. Questa amministrazione è molto sensibile al tema della mobilità e del rispetto delle regole – aggiunge – come ribadito dal sindaco Trantino in occasione dell’ultima seduta di consiglio comunale, ma posso dire che con il presidente dell’Amts ci siamo già incontrati e lo faremo ancora per avviare una programmazione futura. Un’occasione per analizzare quanto suggerito dalla cittadinanza”, conclude l’assessore Porto. Che, prima però, si sofferma un attimo sulla questione contravvenzioni: “C’è chi ci ringrazia per quanto stiamo facendo – dice – e altri che si lamentano. Noi andremo avanti nel sanzionare chi commette infrazioni e violazioni del codice della strada, comprendendo certamente le difficoltà oggettive della città”.
In realtà a Catania esistono già parcheggi che restano vuoti
C’è però anche un altro aspetto da considerare. Molti cittadini si lamentano della carenza di posti auto, ma in realtà in città esistono già parcheggi che restano vuoti, come quello di piazza Europa, e altri sono in fase di realizzazione, come il parcheggio di fronte al Parco Falcone. Un tema che si inserisce nel dibattito sulla mobilità cittadina, tra chi chiede maggiore tolleranza e chi invece auspica un cambio di mentalità che porti a un utilizzo più razionale degli spazi disponibili.

