Souvenir di mafia, ad Agrigento l'ordinanza che ne vieta la vendita

Agrigento, vietata la vendita di souvenir che esaltano la mafia: l’ordinanza del sindaco Miccichè

marikacontarino

Agrigento, vietata la vendita di souvenir che esaltano la mafia: l’ordinanza del sindaco Miccichè

Redazione  |
giovedì 22 Agosto 2024

Già nel 2019 era stato l’allora direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, Giuseppe Parello, a tentare di fermare la vendita di questi prodotti.

Basta souvenir che strizzano l’occhio ad una sorta di esaltazione della mafia. Il sindaco di Agrigento ne vieta la vendita dopo che in alcune vetrine dei negozi della centralissima via Atenea sono stati esposti alcuni oggetti che ritraggono il classico siciliano vestito di nero, con la coppola e la lupara con tanto di scritta “u mafiusu“.

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Diverse le raffigurazioni, dalla coppia mafiosa con un fucile in spalla, all’intera famiglia, composta da madre, padre e figlio e la scritta “famiglia mafiusa“. E così il primo cittadino della città dei Templi, Francesco Miccichè, ha emesso un’ordinanza che vieta la vendita, da parte di coloro che commerciano souvenir turistici, di oggetti e rappresentazioni rievocative della mafia e dei mafiosi.

Souvenir raffiguranti la mafia: l’ordinanza di divieto

Nell’ordinanza di divieto, tra l’altro il sindaco scrive: “Ritenuto che la vendita di tali prodotti nel territorio di Agrigento mortifica la comunità agrigentina, da anni impegnata nella diffusione della cultura della legalità, si ordina il divieto di vendita di qualsiasi tipo di oggetto che inneggi, o richiami in qualunque modo e forme, alla mafia e alla criminalità organizzata”. Non mancheranno i controlli e in alcuni casi anche le multe. La polizia municipale, dovrà vigilare sull’esecuzione del provvedimento. Questo è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Agrigento, assicurandone piena ed ampia diffusione.

Ieri, dopo la diffusione della notizia sull’emissione dell’ordinanza, alcuni commercianti hanno ritirato i gadget e i souvenir incriminati nel giro di poche ore. Già nel 2019 era stato l’allora direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, Giuseppe Parello, a fermare la vendita di questi prodotti. Le bancarelle sistemate nel piazzale antistante il punto di ristoro, infatti, erano piene zeppe di calamite con ceramiche che raffiguravano il siciliano secondo lo stereotipo del Padrino, con tanto di coppola e lupara. Souvenir questi che sono in vendita anche a Palermo nelle bancarelle e in alcuni negozi nei pressi del porto.

Immagine di repertorio

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