Il 19 gennaio 2024 un senzatetto di 43 anni – Margin Wojciechowski – è stato trovato morto vicino al torrente Stura, nei pressi dei binari della Torino-Ceres. Le indagini hanno condotto al 63enne Gualtiero Franchino, originario di Venaria, trovato grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza in cui si vedeva il suo Fiat Cubo passare accanto al rifugio del 43enne nelle ore in cui è stato ucciso. Nella casa di Franchino sono stati trovati diverse armi, tra cui una pistola revolver Colt Python 357 compatibile per i proiettili estratti dal corpo della vittima.
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Il 63enne si difende: “Non sapevo fosse morte, l’ho scoperto dai giornali”
Franchino, dopo i vari interrogatori di rito, ha ammesso di aver sparato ma lui ribadisce che è stato per legittima difesa: “Il mio cane è entrato dentro la baracca e poi è spuntato un uomo con un grosso coltello. Mi ha colpito con un calcio, era enorme: ho sparato e sono scappato” – dice il 63enne – “Dopo il primo colpo ha continuato a muoversi. Ho svuotato il caricatore e sono fuggito. Non sapevo se fosse morto, l’ho scoperto dai giornali”.
La scoperta successiva
Ma questa versione non convince gli inquirenti. Infatti, i colpi esplosi dal 63enne sarebbero stati esplosi in momenti diversi e non tutti nello stesso momento come se Franchino avesse continuato a sparare verso il senzatetto che cercava di scappare.
Franchino, poi, non ha mai chiamato i soccorsi né ha denunciato l’accaduto, nonostante come dice lui avesse agito solo per paura. Inoltre, quella sera a casa gli investigatori hanno trovato diverse ricerche sul cellulare dell’uomo del tipo: “dove posso comprare un silenziatore” a “a che distanza un 9×21 può uccidere”, fino a “sparare sui mercenari”.