Non potrà essere estratto il
proiettile che ha colpito il quarantaduenne di Licata coinvolto nella notte in
una rissa nel piazzale antistante il Gb Oil di Gela, ma il paziente non sarebbe
a rischio di vita.
“Nel corso dell’intervento durato un paio d’ore – ha spiegato il direttore dei distretti ospedalieri di Caltanissetta e Gela Luciano Fiorella – i medici hanno fatto una revisione dell’addome. C’è un unico foro d’entrata nella zona dell’ombelico. Il proiettile si è fermato nella regione sacrale.
I medici hanno ritenuto di lasciare il proiettile in sede per evitare eventuali conseguenze più gravi. Il paziente è ricoverato in chirurgia in prognosi riservata ma in condizioni stabili. Se le condizioni lo consentiranno tra qualche giorno sarà sciolta la prognosi”.
A sparare è stato un uomo di Gela di 34 anni, Paolo Quinto Di Giacomo, arrestato dai carabinieri per tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Quest’ultimo era stato chiamato dalla sorella che era rimasta coinvolta in una rissa tra un gruppo di gelesi e uno di licatesi. La ragazza avrebbe indicato al fratello l’uomo che l’aveva colpita alla testa poco prima e Di Giacomo, in presenza di carabinieri e poliziotti, che erano arrivati per placare gli animi, ha sparato quattro colpi. Uno ha colpito in pieno addome l’uomo.