La Polizia di Palermo avrebbe già individuato il giovane che avrebbe esploso per errore un colpo di fucile da caccia a pallini contro Valentina Peonio, 33 anni. La donna è viva solo perché indossava il cappotto che ha attutito la forza dei pallini.
Il colpo, poi le scuse e la fuga
Il responsabile sarebbe poi sceso dall’automobile, avvicinandosi alla vittima chiedendole scusa prima di mettersi in fuga. La famiglia sta provando a contattarlo per convincerlo a costituirsi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo stava mostrando a una ragazza, forse la sua compagna, l’arma di cui era in possesso. Ma inavvertitamente sarebbe partito il colpo che ha raggiunto alla spalla la trentatreenne, adesso ricoverata al Trauma Center dell’ospedale Villa Sofia.
Ricerche in corso
A quel punto si sarebbe subito avvicinato alla vittima per capire come stesse e alla vista del sangue sarebbe andato nel panico fuggendo a bordo della sua Smart. Sono in corso in queste ore le ricerche da parte delle forze dell’ordine su tutto il territorio del capoluogo.
Oggi il vertice al Comitato per l’ordine e la sicurezza
Il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, ha convocato per questa mattina, alle 11.30, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dopo il ferimento, nella centralissima piazza Nascè, della 33enne raggiunta come detto da una fucilata esplosa da un’auto in corsa. La zona in cui è avvenuto l’episodio non rientra nelle zone rosse sottoposte a maggiore vigilanza dopo l’omicidio di Paolo Taormina, avvenuto lo scorso 12 ottobre scorso. Nella stessa zona, a pochi passi da piazza Nascè, il 9 dicembre 2023, un giovane, Marco Cucina, esplose diversi colpi di pistola in aria. E due anni fa, sempre a dicembre, in un locale a poche decine di metri dall’episodio di sabato notte, fu ucciso l’ex calciatore ventiduenne Rosolino Celesia. L’assassino era un minorenne. Nella riunione di oggi il Prefetti Mariani potrebbe decidere nuove zone rosse nel centro.

