Sparatoria a Librino, il processo: chieste condanne per 247 anni al clan Cappello - QdS

Sparatoria a Librino, il processo: chieste condanne per 247 anni al clan Cappello

Sparatoria a Librino, il processo: chieste condanne per 247 anni al clan Cappello

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venerdì 06 Maggio 2022

I fatti risalgono all'estate del 2020, uno scontro armato nel rione catanese, in cui morirono Luciano D'Alessandro, 48 anni, e Vincenzo Scalia, 29 anni. I nomi dei 16 condannati del Clan Cappello

Condanne per tutti i 16 presunti appartenenti al clan Cappello, con pene comprese tra otto e 18 anni, per complessivi 247 anni di reclusione. E’ la richiesta avanzata dalla Procura di Catania al Gup Ivana Cardillo nel processo, celebrato col rito abbreviato, scaturito dalle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale sulla sparatoria tra organizzazioni criminali contrapposte dell’8 agosto 2020 nel popoloso rione di Librino.

La sparatoria tra i clan, due morti e quattro feriti

Nello scontro armato, soprannominata anche come “la sparatoria di Librino” tra esponenti del gruppo dei Cursoti milanesi e del clan Cappello, morirono Luciano D’Alessandro, di 48 anni, e Vincenzo Scalia, di 29, e rimasero ferite quattro persone. Un altro procedimento, col rito ordinario, è pendente davanti la quarta Corte d’appello di Catania.

Tutte le richieste di condanna

Arrivano a un totale di 247 anni di reclusione, per tentativo di omicidio aggravato, avanzate a conclusione della requisitoria al Gup Cardillo dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Alessandro Sorrentino.

  • Otto anni per Concetto Alessio Bertucci;
  • 14 anni per Giuseppe Romano;
  • 15 anni per Mario Bonaventura, Sebastiano Cavallaro e Renzo Cristaudo;
  • 16 anni per Gaetano Ferrara, Luciano Guzzardi, Santo Antonino Lorenzo Guzzardi, Gaetano Nobile, Riccardo Pedicone, Rinaldo Puglisi, Gioacchino Spampinato e Luciano Tudisco;
  • 17 anni per Massimo Cappello e Salvuccio Junior Lombardo;
  • 18 anni per Rocco Ferrara.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 16 maggio con le discussioni da parte degli avvocati difensori.

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