La vittima - che adesso si trova in coma farmacologico - ha indicato in Cusimano l'autore del reato. La procura adesso gli contesta anche le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione.
Il gip Simone Alecci ha disposto gli arresti domiciliari per Giacomo Cusimano, il giovane di 32 anni accusato di aver sparato a Emanuele Cipriano, 32 anni, lo scorso martedì mattina in via Nedo Nadi, allo Zen.
La vittima ha indicato l’autore della sparatoria
Cusimano ha lasciato il carcere dove era stato portato la sera di martedì, dopo essere stato fermato dagli agenti della squadra mobile. Il giovane accusato di aver sparato almeno 4 colpi era stato bloccato dopo qualche ora in piazza Mordini a Palermo. A indicarlo come l’aggressore era stata la stessa vittima e poi i parenti tra cui la madre del giovane ferito.
L’indagato difeso dall’avvocato Giulio Bonanno, si era avvalso della facoltà di non rispondere sia davanti al sostituto procuratore Andrea Fusco, che ha poi emesso il provvedimento di fermo, che davanti al gip, durante l’udienza di convalida che si è svolta ieri mattina.
L’ipotesi del tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione
Le indagini condotte dagli agenti della squadra mobile avrebbero accertato che la lite sarebbe nata per un credito di qualche decina di euro. Cipriano è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’ospedale Villa Sofia nel corso del quale sono stati estratti alcuni colpi di pistola uno dei quali aveva colpito il fegato e un altro era arrivato vicino alla colonna vertebrale. La Procura contesta il tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione. Non è stata trovata ancora l’arma con cui il giovane aggressore avrebbe sparato.