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Spending review, la Regione taglia gli affitti e investe 13 milioni di euro in strutture

Spending review, la Regione taglia gli affitti e investe 13 milioni di euro in strutture
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Ma la partita politica e amministrativa è tutt’altro che chiusa. I prossimi mesi diranno se la Regione riuscirà a completare gli acquisti.

Niente centro direzionale da 400 milioni di euro. La Regione Siciliana cambia strada e punta al risparmio. Per farlo, la strada è quella del taglio ai costi monstre per l’affitto di alcune strutture nel centro di Palermo. Al loro posto saranno acquistati tre immobili per un esborso totale superiore ai 13 milioni di euro. Circa 1.570 i dipendenti interessati da un trasferimento di struttura e un obiettivo chiaro: spezzare l’emorragia di affitti che da anni prosciuga le casse regionali.

Il nuovo piano del governo Schifani

È la rotta tracciata dal governo Schifani, scritta nero su bianco nell’articolo 8 della manovra-ter: appena un comma, ma con un impatto che promette di ridisegnare la mappa logistica degli assessorati regionali a Palermo. La cifra stanziata servirà innanzitutto per comprare lo stabile di via Ugo La Malfa 76, attuale sede della Procura della Corte dei Conti. Non sarà però l’unico inquilino: nella stessa struttura verrà spostata anche la sezione di Controllo, oggi ospitata in via Notarbartolo.

Un accorpamento non solo logistico ma anche economico: la Regione, per legge, è tenuta a fornire locali alla magistratura contabile. Così, invece di continuare a versare canoni salati a privati, decide di mettere radici nel mattone.

Il progetto iniziale prevedeva che fosse il Fondo Pensioni regionale ad acquistare l’immobile. Ma l’ipotesi è saltata sotto la pressione dei sindacati, contrari a impieghi “immobiliari” dei contributi previdenziali.
A quel punto, il dipartimento Finanze ha rimodulato tutto: l’operazione sarà in carico direttamente alla Regione, che si fa acquirente e proprietaria. Un cambio di rotta drastico rispetto al progetto faraonico – ormai archiviato – del centro direzionale unico di via La Malfa, affossato nella scorsa legislatura dopo essere stato finanziato con 400 milioni.

Uffici regionali da razionalizzare: via alla riorganizzazione logistica

La Regione però non lascerà del tutto la sede di via Notarbartolo, che ha un canone di affitto considerato “conveniente” rispetto ad altre locazioni più onerose. Qui troveranno posto alcuni traslochi mirati.
Tra questi, il Fondo Pensioni – oggi in viale Regione Siciliana, nella zona del Motel Agip – e l’assessorato ai Rifiuti, attualmente in viale Campania. Anche il dipartimento della Programmazione dovrebbe essere spostato nello stesso stabile. Non si tratta solo di tagliare i costi: la strategia punta anche a ridurre la dispersione degli uffici regionali nel capoluogo.
Oggi, tra assessorati e dipartimenti, la Regione paga affitti per decine di sedi sparse, spesso poco funzionali e difficili da coordinare. Il nuovo piano – pur parziale rispetto alla visione centralizzata del maxi-centro direzionale – tenta di razionalizzare la macchina amministrativa. L’investimento è solo una parte dei 17 milioni complessivi previsti dalla manovra per l’edilizia regionale.
Ma la partita politica e amministrativa è tutt’altro che chiusa. I prossimi mesi diranno se la Regione riuscirà a completare gli acquisti, portare a termine i trasferimenti e disdire alcuni tra gli affitti più onerosi.