Speranza, "Vaccino centralizzato e gratis, prime dosi da gennaio" - QdS

Speranza, “Vaccino centralizzato e gratis, prime dosi da gennaio”

Liliana Rosano

Speranza, “Vaccino centralizzato e gratis, prime dosi da gennaio”

mercoledì 02 Dicembre 2020

L'informativa al Senato del ministro della Salute che precisa: “Per primi a operatori sanitari e Rsa, coinvolgeremo forze armate e medici di famiglia”

Sarà un Natale blindato con il divieto di spostamenti tra regioni e anche tra comuni il 25, 26 e l’1 Gennaio. Lo rende noto il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha illustrato al Senato le misure del prossimo Dpcm e le linee guida del piano dei vaccini elaborato dal ministero, dal commissario straordinario per l’emergenza, dall’Istituto superiore di sanità e dall’Aifa.
“Per la stabilizzazione dei primi risultati c’è bisogno di altre settimane di sacrifici e poi di una cura di mantenimento” ha detto il ministro Speranza.
Per Speranza “l’onda resta ancora molto alta ma le misure adottate stanno funzionando, fiducioso che presto indice Rt possa calare sotto l’1 “.

Festività ai tempi del Covid

Il ministro Speranza non ha lasciato spazio a dubbi: “Dobbiamo disincentivare gli spostamenti internazionali e quelli tra regioni il 25, 26 e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra comuni. Dobbiamo affrontare le feste con massima serietà se non vogliamo nuove chiusure a gennaio”.

Vaccini e piano vaccinazione: le mosse del governo

Vaccino su base volontaria, gratuito, acquisto centralizzato, primi vaccini già a Gennaio. Il lungo intervento del ministro Speranza sui vaccini mostra dettagli specifici.
“Non vogliamo disporre l’obbligatorietà della vaccinazione, il nostro obiettivo è raggiungere il prima possibile l’immunità di gregge, ma vediamo la luce in fondo al tunnel”, ha detto il ministro annunciando la possibilità di avere i primi vaccini a gennaio. è probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione, l’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi”.
Il ministro ha inoltre spiegato che “non sono i singoli Stati a trattare con case farmaceutiche ma è la commissione Ue a negoziare per tutti gli stati europei. Le trattative avviate si sono concentrate su un gruppo di aziende con vaccini con diverse tecnologie e i vaccini saranno distribuiti agli stati secondo le popolazioni, con più dosi nel secondo e terzo trimestre 2021. Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine l’Italia potrebbe contare su: 40,38 milioni di dosi Astrazeneca, 26,92 milioni Johnsson, 20 milioni Sanoifi, 26 milioni Biontech, Modena 10,768 milioni dosi”.
Nel dettaglio Speranza ha specificato che “ad oggi sono state indicate due date da Ema: 29 dicembre per vaccino Pfizer e 12 gennaio per vaccino Moderna. da queste aziende avremo  8 milioni di dosi da Pfizer  e 1,346mila dosi da Moderna. Cuore della campagna vaccinale secondo le previsioni sarà tra la prossima primavera e l’estate”. “Le categorie da vaccinare con priorità, sono gli operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata per ottenere una maggiore copertura vaccinale e coprire persone con maggiori fattori di rischio  – ha proseguito il ministro –  con l’aumento delle dosi si vaccineranno anche le altre categorie, come le persone dei servizi essenziali come personale scolastico e forze dell’ordine. Nel caso poi di focolai in aree del paese, saranno destinate scorte di vaccini rispetto ai territori in difficoltà”.

Scuole, il Governo spinge per il ritorno in aula

Il governo spinge per riportare in presenza le lezioni delle scuole superiori. Durante l’informativa al Senato, il ministro ha spiegato che “compatibilmente con l’evoluzione del quadro epidemiologico è obiettivo del governo riportare in presenza le scuole superiore”.
Bisognerà poi evitare potenziali assembramenti nei luoghi di attrazione turistica legati in modo particolare alle attività sciistiche. È opportuno, più in generale, ridurre i rischi di diffusione del contagio connessi ai momenti di aggregazione durante le festività del Natale e del Capodanno.

Evitare un lockdown generalizzato

Il pericolo da scongiurare è quello di un lockdown generalizzato. E su questo il governo prova ad essere chiaro.
“La situazione è ancora molto seria e nessuna sottovalutazione può essere ammissibile” ha poi spiegato il ministro. “Le misure che abbiamo messo in campo stanno funzionando – ha aggiunto – l’obiettivo del governo è piegare la curva senza un lockdown generalizzato”. Poi ha sottolineato: “L’impianto a colori sta funzionando. Al momento le Regioni tendono verso il giallo, ma possiamo subito intervenire”, ha aggiunto. “Ma se stiamo andando nella direzione giusta, l’altra verità è che c’è ancora una situazione moto complicata nel paese, perché contagi e decessi sono ancora elevati, così come la pressione sui posti letto. Oggi abbiamo 320 casi ogni 100 mila abitanti, un dato alto, la cifra per riportare sotto controllo la curva è 50 casi per 100 mila”.
Infine, un monito chiaro e deciso: “Se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo”.

Liliana Rosano

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