Speranze e occasioni perse, a Gela si cerca una riscossa - QdS

Speranze e occasioni perse, a Gela si cerca una riscossa

Liliana Blanco

Speranze e occasioni perse, a Gela si cerca una riscossa

giovedì 01 Aprile 2021

Uffici comunali al lavoro per intercettare le risorse messe a disposizione dal Mit, ma l’opposizione attacca dopo il flop legato a un finanziamento, ormai perduto, da 5 mln di euro

GELA (CL) – Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale gelese ha fatto il punto sulle possibilità di finanziamento in arrivo sul territorio. Soldi, però, soltanto sulla carta, tra cui sono inserite anche le speranze di finanziamento per la pista ciclabile sul nuovo Lungomare.

Il problema è che quando iniziano i lavori poi restano fermi per sei mesi, come accaduto in viale Mediterraneo, sulla via Generale Cascino e via Navarra. Poi ci sono le occasioni perse per il Comune di Gela. Quelle su cui l’Amministrazione ha preferito sorvolare.

Quest’ultimo argomento è stato tirato in ballo dal consigliere d’opposizione, capogruppo della Lega, Giuseppe Spata. L’assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha infatti comunicato al Palazzo di città la perdita di un finanziamento pari a cinque milioni e mezzo di euro a seguito di un progetto presentato dal Comune e rigettato per inammissibilità e incompletezza della documentazione richiesta. Il finanziamento, inserito nel Po Fers Sicilia 2014-2020 prevedeva la riqualificazione e valorizzazione ambientale e turistica del Parco di Montelungo, con le relative aree annesse. “Un’occasione importante per la città – ha detto – perché avremmo avuto la possibilità di recuperare una zona abbandonata e inaccessibile per la presenza di sterpaglie e cani randagi. Un luogo dimenticato da tutti poteva essere restituito alle famiglie, ai bambini, agli sportivi. Purtroppo si è persa un’altra occasione, l’ennesima”.

“La cosa che stupisce – ha aggiunto – sono le motivazioni che hanno portato l’assessorato regionale a escluderci dal bando: irricevibilità per incompletezza della documentazione obbligatoria e inammissibilità perché le opere e l’intervento proposto non sono coerenti col bando. Ci chiediamo: ma qualcuno ha mai letto questo bando? Ma non è tutto. Il 6 novembre del 2020 la Regione ha avviato la cosiddetta procedura di soccorso istruttorio, che consente agli Enti locali di rivedere la documentazione presentata e porre rimedio ad eventuali errori. Nonostante questo sollecito, nessun riscontro è pervenuto da palazzo di città”.

“Chiediamo al sindaco Greco – ha concluso l’esponente della Lega – e all’assessore di competenza, Terenziano Di Stefano, come sia potuto accadere tutto questo. Dovrebbero spiegare alla città perché si continuano a perdere tutti questi finanziamenti. Dopo la beffa dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud ci saremmo aspettati dei provvedimenti adeguati per evitare il ripetersi di certe situazioni. Ma constatiamo che poco o forse nulla è stato fatto. Chi amministra la città non ha più scuse”.

Intanto, come detto, gli uffici comunali competenti stanno lavorando per intercettare le prossime possibilità di finanziamento. In ballo ci sono tre progetti, per un totale di 45 milioni di euro, ottenibili attraverso il Mit e 120 giorni di tempo per avere le prime risposte. Nell’elenco figurano la Greenway Gela-Manfria, ossia il nuovo percorso ciclo-pedonale fatto di passerelle in acciaio e legno e percorsi ad hoc che, partendo dalla rotonda Est di Macchitella e attraversando il parco di Montelungo, le zone di Femmina Morta, Punta Secca, Roccazzelle e Manfria, arriva fino a Piana Marina, dopo quasi 17 km; Abitare in qualità a Gela, pensato per l’area che va da Settefarine, dove è previsto un nuovo cavalcavia con area ciclo–pedonale riservata e un parco urbano, per poi oltrepassare via Madonna del Rosario, il mercato ortofrutticolo, lo stadio e l’ex scalo ferroviario, che diventerà un grande centro culturale e sociale; infine Gela tra arte, cultura e mare, legato all’area che, partendo da via Vasile, di fronte all’ex Conchiglia, si spinge fino all’Orto Pasqualello.

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