In base alla legge, Salvo Pogliese, con la condanna a quattro anni e tre mesi e l'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, dovrebbe essere sospeso per diciotto mesi dalla carica di primo cittadino. Condanne per altri quattro imputati, assolto solo Bufardeci
La terza sezione del Tribunale di Palermo ha condannato cinque imputati, tutti ex deputati regionali e tutti del centrodestra, nel processo per le cosiddette spese pazze dell’Assemblea regionale siciliana.
Tra i condannati Salvo Pogliese, attuale sindaco di Catania (quattro anni e tre mesi) che dovrebbe essere sospeso dalla carica di primo cittadino di Catania per effetto della legge Severino.
Tra gli imputati, tutti accusati di peculato continuato per aver utilizzato fondi dei gruppi parlamentari, di cui erano ai vertici, in maniera impropria, l’unico assolto è stato Giambattista Bufardeci, di Fi.
Oltre a Pogliese gli allora deputati regionali condannati per le “spese pazze” sono Rudy Maira (Udc, quattro anni e otto mesi), Dino Fiorenza (Mpa, tre anni e otto mesi), Giulia Adamo (Fi, tre anni e sei mesi) e Livio Marrocco (Futuro e Libertà, tre anni).
Le somme contestate sono per Maira 82.023 euro, per Pogliese 75,389, per Fiorenza 16.220, per Giulia Adamo 11.221 euro e per Marrocco 3.961.
Ai condannati, tranne Maira, sono state concesse le attenuanti generiche.
Il Tribunale ha interdetto Pogliese e Maira in perpetuo dai pubblici uffici e Marrocco e Fiorenza per due anni e 6 mesi.
I giudici hanno inoltre dichiarato l’estinzione di rapporti di lavoro o di impiego di Maira e Pogliese nei confronti di amministrazioni o enti pubblici.