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Spiare le chat di marito e moglie su WhatsApp? Si rischiano fino a 10 anni di carcere: il caso in Sicilia

Spiare le chat di marito e moglie su WhatsApp? Si rischiano fino a 10 anni di carcere: il caso in Sicilia
WhatsApp, Pexels

La Corte di Cassazione è lapidaria: se lo fate, rischiate fino a dieci anni di carcere. Il reato è “accesso abusivo a sistema informatico”.

Spiare le chat del partner su WhatsApp è vietato. Neanche se sospettate un tradimento, neanche se state divorziando, o se vi sentite dalla parte della ragione e dovete dimostrarlo. La Corte di Cassazione è lapidaria: se lo fate, rischiate fino a dieci anni di carcere. Il reato è “accesso abusivo a sistema informatico”.

La sentenza

La sentenza riguarda un caso di separazione: la suprema Corte ha rigettato il ricorso di un uomo condannato dalla Corte d’Appello di Messina, che aveva estratto – senza consenso – alcuni messaggi dai cellulari della ex moglie.

Lo scopo era quello di usarli a suo favore nella causa di separazione.
La donna accusava il consorte di aver spiato il suo telefono, peraltro protetto con una password, e di aver salvato dei messaggi che aveva scambiato con un collega di lavoro, per dimostrare che c’era un rapporto sentimentale fra i due. Inoltre – sosteneva la donna – il marito aveva fatto altri screenshot di conversazioni “rubate” da altri telefoni di sua proprietà.

Il caso di Messina

Per la Cassazione – scrive il Messaggero – l’uomo ha “arbitrariamente invaso la sfera di riservatezza della moglie”. E soprattutto – spiegano i giudici – violare Whatsapp significa violare un sistema informatico perché si tratta di “un’applicazione software progettata per gestire la comunicazione tra utenti utilizzando reti di computer per trasmettere dati, combinando hardware, software e reti”. E quindi, concludono, “sussiste, nel caso di specie, il reato contestato, poiché la protezione del sistema, nel quale l’imputato si è trattenuto abusivamente, era stata assicurata attraverso l’impostazione di una password”.