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Spopolamento Sud, un’emergenza nazionale. Oltre 3 milioni in meno nei prossimi 25 anni

Spopolamento Sud, un’emergenza nazionale. Oltre 3 milioni in meno nei prossimi 25 anni
SPOPOLAMENTO DENATALITA’ ABBANDONO CENTRI MINORI PAESI PICCOLI COMUNI GENERATE AI IA

Dal 2001 al 2023, il Mezzogiorno ha già perso 730 mila residenti. Ma il futuro si prevede molto più nero

ROMA – Nel giro di 25 anni le regioni meridionali potrebbero avere oltre tre milioni di abitanti in meno. Per provare a rendere plastico il dato: è come immaginare, per assurdo, che entro il 2050 la Sicilia potrebbe perdere quasi il 70% dei propri residenti. Oltre l’assurdo, però, la questione ci riguarda con urgenza e le avvisaglie di questa drammatica previsione demografica si possono intuire già oggi, a più gradazioni, in tutta Italia sebbene l’allarme venga proprio dal Mezzogiorno e dalle aree interne: parlare di crescita economica su scala nazionale, infatti, senza riconoscere come problema il rischio spopolamento di intere zone d’Italia, significherebbe fare una capriola sulle difficoltà demografiche e sociali di questo Paese.

È stato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, a riaccendere i riflettori sul tema con la sua relazione presentata in Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto. Denatalità, calo della fecondità, invecchiamento e aumento dell’aspettativa di vita, sono tutti fattori demografici che compongono…

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