Il tutto dovrebbe essere svelato ad ore, quando sarà spiegato il nuovo decreto Draghi per le riaperture del paese
Il pass può attendere. Almeno per ora, anche se non troppo. Nelle ultime ore infatti si fa largo l’ipotesi dello slittamento del lasciapassare, che consentirebbe gli spostamenti verso regioni rosse e arancioni, in favore di un‘autocertificazione, anche in questo caso, “rafforzata”.
Il tutto dovrebbe essere svelato ad ore, quando sarà spiegato il nuovo decreto Draghi per le riaperture del paese.
NIENTE PASS
Per la mobilità verso le fasce più alte di rischio potrebbe bastare il solito documento dove autodichiarare l’avvenuta somministrazione da esibire insieme al certificato vaccinale. Una soluzione transitoria in attesa che sia disponibile il pass vaccinale vero e proprio.
Che si tradurrà probabilmente in un tesserino magnetico, in attesa di quel green pass europeo in arrivo a giugno, disponibile anche sotto forma di app o Qr code.
L’IRONIA DI BURIONI
“Leggo che si consentirebbe libertà a chi ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti per prevenire il Covid. È come consentire rapporti sessuali non protetti a chi si è infilato un profilattico nelle 48 ore precedenti per prevenire l’Aids. Non ha alcun senso razionale”, scrive Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando su Twitter le ipotesi di un pass o dell’autocertificazione che consentirebbe gli spostamenti ai vaccinati, ai guariti da Covid e, appunto, a chi ha un tampone negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti.