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Sproporzioni nei finanziamenti ai Comuni, Varrica (M5s): “A Maletto più soldi rispetto a Catania e Trapani” – VIDEO

Sproporzioni nei finanziamenti regionali verso i Comuni siciliani: il deputato Ars del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica denuncia queste discrepanze in una nota dove viene pubblicato uno studio dettagliato sulle risorse assegnate direttamente ai 391 Comuni dell’Isola, da Roccafiorita fino al capoluogo Palermo.

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Lo studio dei finanziamenti regionali verso i Comuni

Varrica, nel suo studio, evidenza diverse anomalie nel finanziamento verso i Comuni siciliani. Maletto, piccolo centro di 3584 abitanti in provincia di Catania, nei tre anni di legislatura e di leggi finanziarie varate dal governo Schifani, ha ricevuto 2.486.400 euro. Si tratta di una cifra leggermente superiore rispetto a quelli ricevuti da Catania e per tre volte rispetto a quelli finiti a Trapani, che ha ricevuto solo 748.000 euro in tre anni.

Per mettere in risalto le discrepanze generate dal metodo di attribuzione delle risorse economiche adottato durante la legislatura Schifani, Varrica e i suoi collaboratori hanno diviso i Comuni siciliani in sei categorie di enti omogenei per fasce di popolazione: da zero a 5.000 abitanti, da 5.000 a 10.000, da 10.000 a 20.000, da 20.000 a 50.000, da 50.000 a 100.000 e oltre 100.000 abitanti.

2 milioni e mezzo di euro a Maletto, a Trapani solo 748mila euro: le discrepanze

Varrica fa notare come nella fascia più bassa vengano riscontrate le anomalie più importanti:

  • Mazzarrà Sant’Andrea: 2 milioni di euro (possono essere giustificati per la presenza della discarica)
  • Gibellina: 2,5 milioni di euro (motivati dalla nomina come “Capitale dell’arte contemporanea 2026”)
  • Aidone: 1,7 milioni di euro e solo 4000 abitanti
  • Santa Domenica Vittoria: 1,5 milioni e solo 851 abitanti
  • Ragalna: 1,5 milioni
  • Roccalumera: 1,5 milioni

A Siculiana, fanalino di coda dei 212 Comuni di questa categoria, in tre anni non è arrivato mai nulla. Spicca tra i 39 Comuni della fascia da 20.000 a 50.000 abitanti il misero dato di Alcamo, che nonostante i quasi 45.000 abitanti ha ottenuto solo 141.000 euro in tre anni (meno di 50 mila euro l’anno), a fronte di una media della fascia di quasi 1,2 milioni. Nettamente più sostanziosi nella stessa fascia i finanziamenti a Licata (4.136,500 euro), Comiso (3.485.000 euro), Belpasso (3.068.000 euro), Paternò (2.657.000 euro) e Monreale (2.520.933 euro).

Varrica: “Urge un cambiamento di rotta, enormi diseguaglianze”

“Questo studio – commenta Varrica – vorremmo servisse all’Assemblea Regionale per verificare, dati alla mano, che il sistema fin qui utilizzato ha creato enormi diseguaglianze tra Comuni, urge un cambio di rotta già a partire dalla prossima legge di bilancio. Come gruppo Movimento 5 Stelle, abbiamo da tempo depositato una proposta di legge a mia prima firma, denominata ‘Fondo piccole opere infrastrutturali’, che richiama l’esperienza dei governi Conte. In quell’occasione furono istituiti fondi pluriennali attribuiti a tutti i Comuni per fasce di popolazione, permettendo agli enti di programmare e intervenire senza creare disparità. Siamo convinti che questo sia il modello che dovrebbe prevalere nell’attribuzione delle risorse disponibili del bilancio regionale e continueremo a proporlo in ogni contesto parlamentare”.

“I contributi dedicati – conclude il deputato 5 Stelle – possono, e aggiungerei devono, essere uno strumento per colmare alcuni gap o affrontare situazioni emergenziali o priorità ma vanno motivati, come sancito dalla Corte costituzionale, e, soprattutto, non possono essere l’unico motore di qualsiasi azione legislativa di tipo finanziario dell’Assemblea Regionale Siciliana. Perché purtroppo a questo sembriamo essere arrivati”.