Consumo

Guerra in Ucraina, olio di girasole in esaurimento, come sostituirlo

La guerra in Ucraina, dovuta all’invasione della Russia, le proteste degli autotrasportatori e i timori della popolazione fanno sì che alcuni alimenti vadano verso l’esaurimento. Si stima che le scorte di olio di girasole possano finire tra un mese. Ecco perché e come sostituirlo

Crisi Ucraina, i prodotti a rischio esaurimento

La crisi tra Russia e Ucraina rende impossibile l’esportazione di molti beni. Da qui il rincaro di benzina, farina, pasta e altri prodotti. Alla causa primaria si aggiungono le proteste degli autotrasportatori – che hanno rallentato le forniture – e la corsa alle scorte della popolazione che, spaventata, ha svuotato gli scaffali di molti supermercati.

Tra i prodotti più a rischio, l’olio di girasole. Soprattutto perché oltre il 60% della sua produzione mondiale proviene dalla Russia e dall’Ucraina. Per la stessa ragione, a rischio sono alcuni cereali come il mais e il grano.

Pur uscendo dalla logica delle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia, l’attacco ai porti ucraini rende impossibile le esportazioni verso i Paesi europei. Le ultime scorte della grande distribuzione, con tutta probabilità, saranno vendute a costi più elevati.

Come sostituire l’olio di girasole

Ricco di acidi grassi insaturi – come omega 3 e omega 6 – e di vitamina E, l’olio di girasole è utilizzato nelle cucine private e di ristoranti. Ma anche nella produzione di prodotti da forno confezionati.

L’Italia si è già mossa per trovare altri fornitori e, nel frattempo, ha consentito alle aziende produttrici di biscotti, creme spalmabili e altri lavorati la modifica delle etichette che, temporaneamente, potranno essere sovrascritte senza specificarne il sostituto.

I prodotti contenenti olio di palma, di mais o di soia presenteranno sull’etichetta la denominazione generica: “oli e grassi vegetali”.

Ma con cosa sostituire l’olio di girasole in casa? Con olio di cartamo, olio di oliva, olio di arachidi, olio di colza, olio di avocado.