Start Cup Catania 2021, requisiti e idee per imprese innovative in Sicilia - QdS

Start Cup Catania 2021, requisiti e idee per imprese innovative in Sicilia

Start Cup Catania 2021, requisiti e idee per imprese innovative in Sicilia

domenica 08 Agosto 2021

Per partecipare all'edizione 2021 di Start Cup Catania c'è tempo fino al 22 agosto. Tutti i premi previsti per i vincitori e le idee per un'impresa innovativa in Sicilia.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande per l’edizione 2021 di Start Cup Catania, la business plan competition dell’Università di Catania, sta per scadere. Ma perché i giovani dovrebbero parteciparvi? Quali sono i requisiti per l’accesso al contest? Su quali settori converrebbe investire in Sicilia? Abbiamo provato a chiederlo a Rosario Faraci, professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese di UniCt e presidente del comitato tecnico-scientifico di Start Up Catania.

1) Professore, perché i giovani dovrebbero candidarsi per l’iniziativa?

“Giovani e non soltanto giovani con un’idea imprenditoriale, con un progetto d’impresa che ancora non ha preso forma, oppure con una start up che sta per entrare sul mercato, hanno oggi l’opportunità di partecipare a tanti contest, a molte call for ideas, a diverse business plan competition per farsi conoscere, per ampliare il loro network di opportunità professionali, per accedere a servizi e supporti professionali utili nelle fasi di avvio, per attrarre capitali per lo sviluppo. Start Cup Catania è giunta all’ottava edizione consecutiva dal 2014 e rientra nel circuito del Premio Nazionale per l’innovazione promosso dall’associazione PNI Cube. Rappresenta senz’altro un’opportunità per chi vuol fare impresa nel nostro territorio e contribuisce a generare nuove start up innovative a Catania e provincia per un buon 10%. Dunque, è un attore importante dell’ecosistema locale delle start up e dell’innovazione”.

2) Quali sono i requisiti per la partecipazione e come vanno presentati i progetti?

“I requisiti sono esplicitati nel bando all’indirizzo https://www.unict.it/it/bandi/altri-bandi/start-cup-catania-2021 che scade il 22 agosto prossimo. Alla business plan competition possono partecipare team formati da un numero minimo di due persone fisiche, associate in modo informale oppure costituite in società. Per partecipare è necessario avere un’idea imprenditoriale innovativa, caratterizzata da un alto contenuto di conoscenza maturata nell’ambito di un’università o di un ente pubblico di ricerca nazionale o internazionale, indipendentemente dal suo stadio di sviluppo e purché frutto del lavoro originale del team. I nostri uffici dell’Area di Terza Missione sono comunque disponibili per qualsiasi assistenza”.

3) Quali idee di business consiglierebbe a chi volesse candidarsi per avere l’opportunità di rimanere in Sicilia e valorizzare la propria terra?

“Mi occupo di start up e di spin off, cioè le start up avviate dai professori universitari, dal 2013 nell’ambito della delega che mi è stata attribuita e rinnovata da ben tre Rettori che si sono fin qui succeduti. La maggior parte delle idee è finora matura nell’ambito della digital transformation e dunque nei settori dell’informatica, dell’ingegneria e della comunicazione di marketing. Ma diversi sono pure i progetti afferenti le scienze della vita, l’agricoltura 4.0 e le biotecnologie. Credo che ogni idea, purché abbia potenzialità di mercato, sia meritevole e degna di rappresentare la Sicilia. Personalmente, auspicherei un proliferare di idee anche nei settori che tradizionalmente rappresentano l’economia siciliana, la quale necessita di essere profondamente trasformata al suo interno. Dunque, vanno bene anche idee riguardanti il turismo, l’agricoltura, l’artigianato, la piccola manifattura e l’edilizia”.

4) Il budget messo a disposizione per i premiati è secondo lei sufficiente a incentivare la nascita e la crescita di start up composte da giovanissimi?

“Ai tre team proclamati vincitori della Start Cup Catania 2021, oltre all’opportunità di partecipare a Start Cup Sicilia ed eventualmente alla finale del Premio nazionale per l’innovazione, saranno assegnati premi in denaro del valore di 6.000 euro al primo classificato, 4.000 euro al secondo e 3.000 euro al terzo classificato. I primi due premi sono offerti dalle aziende Farmitalia e Free Mind Foundry, il terzo premio dal Credito Valtellinese. L’iniziativa è inoltre sostenuta dal contributo economico di Seasoft SpA e prevede, fin dal 2014, la collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Catania che assiste i team nella seconda fase, cioè quella della business plan competition vera e propria. Le premialità hanno solo la funzione di sostenere i team imprenditoriali nella fase di avvio, assicurando loro le risorse necessarie per procedere alla registrazione della società e al pagamento delle prime spese”.

5) Nell’ambito del giornalismo – e in generale nel settore dell’informazione – secondo lei c’è qualcosa che potrebbe ancora essere presentata?

“La ringrazio per la domanda. Da giornalista pubblicista e non soltanto da docente universitario, auspico che tra le nuove idee d’impresa ce ne siano diverse nell’ambito del giornalismo e della comunicazione. Anche questo mondo ha bisogno di rinnovarsi profondamente con format nuovi, multimediali e più al passo con i tempi perché il bisogno di una ‘buona informazione’, capace di contraltare il dilagare di fake news, è sempre forte. Mi piace ricordare l’esperienza nel nostro territorio di Sicilian Post promossa dal giornalista Giorgio Romeo e maturata all’interno di un importante quotidiano regionale. La mia risposta è dunque affermativa. Sì, sicuramente c’è spazio ancora per altre nuove idee d’impresa pure in questo ambito”.

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