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“Stasera mi diverto”, poi muore durante gioco erotico: la fine di Stefano Frailis

“Stasera mi diverto”, poi muore durante gioco erotico: la fine di Stefano Frailis
Stefano Frailis

L’ipotesi degli inquirenti, per il momento, è che si sia trattato di un gioco erotico finito male, con la morte dell’uomo.

I carabinieri, avvisati al telefono da una voce femminile, ieri mattina hanno rinvenuto il corpo senza vita di Stefano Frailis, cinquantatreenne originario dei Castelli Romani che si era trasferito nel comune di Artena, in pieno centro, una decina di anni fa.  Alle 3 di notte del 15 gennaio, nella tragica notte in cui ha perso la vita, prima di morire sui social scriveva: “Tra qualche ora grande serata”, postando la foto di un pacco di banconote da 50 euro.

Il ritrovamento del corpo senza vita del 53enne Stefano Frailis

Non appena entrati nell’appartamento, nella mattinata di giovedì 16 gennaio 2025, i militari si sono trovati davanti il corpo senza vita di Stefano Fralis. Stando a quanto emerso dopo i primi accertamenti, l’uomo sarebbe morto per il malore: non sono presenti tracce di violenza superficiale sul corpo. L’ambiente in cui si trovava, però, hanno portato gli inquirenti a cercare di fare chiarezza sul caso. Oltre al cadavere, nell’appartamento hanno trovato corde sul pavimento, sostanze stupefacenti e tracce di sangue a cui si aggiunge l’allarme fatto scattare con una telefonata da parte di una donna con una voce femminile. Questo ha convinto la procura di Velletri ad aprire un’inchiesta per fare luce sul caso e risolvere il giallo. L’ipotesi degli inquirenti, per il momento, è che si sia trattato di un gioco erotico finito male, con la morte dell’uomo.

I precedenti di Frailis: aveva sequestrato due prostitute

Il nome di Stefano Frailis è già noto alle cronache. L’uomo, infatti, si sarebbe trasferito ad Artena una decina di anni fa, dopo due condanna per violenza sessuale ai danni di due prostitute. Si tratterebbe di due episodi distinti. Nel primo avrebbe rapinato e sequestrato una prostituta, era il 2006. Dopo aver scontato una prima condanna, nel 2013, c’è stato il secondo caso. Ha sequestrato, immobilizzato, derubato e violentato una prostituta, poi l’avrebbe abbandonata per la strada. Anche per il suo passato, probabilmente, l’uomo aveva scelto di trasferirsi da Colonna, sui Castelli Romani, ad Artena.

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