Più di 80 ragazzi provenienti da tutta Italia si sono riuniti a Catania a Palazzo della Cultura per gli Stati Generali delle Politiche Giovanili, in programma questo weekend. Un importante evento promosso dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con il Ministero per lo Sport e i Giovani e l’Agenzia Italiana per la Gioventù, che ha come obiettivo il confronto sulle idee e sulle sfide della nuova generazione.
Catania sempre più al centro per i giovani
Catania, già Città Italiana dei Giovani 2025, mette sempre più al centro i ragazzi che hanno così l’opportunità di poter dialogare con le istituzioni ma anche con i rappresentanti delle associazioni per affrontare tematiche come sport, imprenditorialità e cultura.
Tra workshop e tavole rotonde, presenti anche i vincitori del recente Hackathon che hanno così potuto presentare il loro progetto virtuoso basato sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
L’apertura istituzionale
Nel corso dell’apertura istituzionale dei lavori, presente il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi che ha sottolineato l’importanza di ascoltare i bisogni, le idee e le necessità dei ragazzi per poter migliorare il presente in ottica anche futura:
“Credo che la cosa più importante sia saper avvicinare, ascoltare e incontrare i ragazzi, saper dialogare con loro e in qualche modo anche configurare le misure che sono messe a nostra disposizione perché siano compatibili con le loro esigenze. Per la prima volta nella storia della Repubblica stiamo per varare un disegno di legge sui giovani che testimonia la volontà di semplificare e di mettere a disposizione gli strumenti di varia natura come il Servizio Civile Universale, il Progetto Rete insieme ad Invitalia per la formazione e la qualificazione o Spazi Civici di Comunità che incide sugli aspetti più fragili della gioventù. A questi si aggiungono anche la collaborazione con le Regioni o uno strumento per i ragazzi tra i 18 e i 35 anni come Carta Giovani Nazionale. Stiamo cercando di lavorare con loro in modo tale che ci possano orientare nella definizione di tutti gli strumenti.”
Le parole della Pisani
Presente anche la presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani che ha ribadito il valore dei ragazzi e il loro grande contributo nel dialogo con le istituzioni: “Oggi l’Italia ha una popolazione giovanile particolarmente attiva in questi contesti, siamo il Paese in cui l’associazionismo giovanile è più presente, dinamico e più stimolante anche per le nostre istituzioni, ragion per cui dobbiamo supportarlo e rafforzarlo partendo dai territori e dalle città come Catania.”
Trantino: “Importante l’apertura verso i giovani”
Un’apertura importante verso i giovani voluta dall’amministrazione comunale di Catania affinché le nuove generazioni possano sentirsi parte del cambiamento e soprattutto coinvolti nel miglioramento del territorio come ha spiegato il sindaco di Catania Enrico Trantino: “Mi piace che ci siano così tanti ragazzi da tutta Italia venuti qui a Catania in quanto Capitale dei Giovani 2025. Tanti dei ragazzi che sono partiti per compiere esperienze universitarie o anche lavorative fuori stanno cominciando a tornare perché comprendono che Catania può essere una terra su cui investire il proprio avvenire. Dobbiamo dare l’idea di un’amministrazione che investe tanto sui ragazzi ma nello stesso tempo dobbiamo creare le condizioni affinché questi giovani possano sentirsi considerati. Stiamo lavorando molto con l’Università e con le scuole perché attraverso il lavoro di tutti si possono costruire le basi per orizzonti rosei.”
Lombardo: “Grande partecipazione”
Soddisfatta anche l’assessore alle Politiche Giovanili Viviana Lombardo per la grande partecipazione di ragazzi che hanno riempito l’auditorium Concetto Marchesi. L’obiettivo è dar sempre di più loro voce: “Eventi come questo rappresentano una vetrina per i ragazzi che possono così confrontarsi con le istituzioni. Questo testimonia ancora una volta l’impegno di questo governo e la sinergia con l’amministrazione comunale che sta investendo moltissimo sui ragazzi anche con grande attenzione alle periferie.”

