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Quali lavoratori privati guadagnano di più? La classifica Inps degli stipendi

Quali lavoratori privati guadagnano di più? La classifica Inps degli stipendi
Quali lavoratori del settore privato guadagnano di più?

Quali lavoratori del settore privato guadagnano di più? A fornire una risposta è una fonte autorevole, basata su dati certi: l’Inps!

Quali sono i lavoratori del settore privato che guadagnano di più? A fornire una risposta è una fonte autorevole, basata su dati certi: l’Inps, che conosce nel dettaglio gli stipendi su cui vengono calcolati i contributi. In queste ore è stata pubblicata la nuova classifica degli stipendi secondo l’Inps, che indica i comparti dove le retribuzioni sono più elevate.

La classifica degli stipendi secondo l’Inps

Il settore che registra gli stipendi più elevati è quello delle attività finanziarie e assicurative, con una retribuzione media che raggiunge i 56.429 euro l’anno e quasi 300 giornate retribuite. Subito dietro si collocano l’estrazione di minerali da cave e miniere (51.530 euro) e la fornitura di energia elettrica e gas (50.015 euro), comparti ad alta specializzazione tecnica e caratterizzati da un impiego stabile, con un numero di giornate retribuite superiore alla media. Restano sopra quota 30 mila euro anche i servizi di informazione e comunicazione e una larga parte delle attività manifatturiere, che restano uno dei pilastri dell’occupazione italiana con oltre quattro milioni di dipendenti.

L’altra metà del mercato del lavoro dipendente privato racconta una storia diversa. In coda alla classifica retributiva compaiono i settori nei quali è più diffusa la stagionalità, con una forte componente di discontinuità contrattuale. Ne è esempio emblematico il turismo, che con hotel, ristorazione e servizi collegati si ferma a 11.233 euro l’anno di retribuzione media, accompagnati da sole 183 giornate retribuite: numeri che confermano quanto la natura frammentata del settore pesi sul reddito effettivamente percepito. Retribuzioni basse emergono anche nel noleggioagenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (16.485 euro), nelle attività artistiche e di intrattenimento (15.628 euro) e nelle famiglie datrici di lavoro (16.149 euro), ambiti nei quali l’instabilità dei rapporti contrattuali rimane la norma.

Aumentano gli stipendi in Italia (ma con diverse velocità)

Una buona notizia che emerge dai dati dell’Osservatorio Inps è che, nel complesso, le retribuzioni dei lavoratori dipendenti del settore privato crescono. Nel 2024, infatti, la variazione media è pari al +3,4% rispetto all’anno precedente, ma la media nazionale nasconde differenze profonde tra un comparto e l’altro. L’aumento degli stipendi, infatti, non segue un percorso lineare: alcuni settori recuperano terreno in modo significativo, altri crescono con lentezza, altri ancora arretrano.

A registrare gli incrementi più consistenti – indicati nella tabella precedente – sono le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, che segnano un +5,2%. Un dato che riflette la forte ripresa del turismo e della ristorazione dopo gli anni più critici della pandemia, con un aumento importante del numero di lavoratori e della durata media dei rapporti di lavoro. È un comparto che parte da livelli retributivi molto bassi, ma che mostra oggi i segnali più evidenti di rimbalzo salariale.

In crescita anche le attività professionaliscientifiche e tecniche, dove le retribuzioni salgono del 4,7%. Parliamo di un settore molto eterogeneo, che include consulenza, ingegneria, servizi legali e tecnici ad alta qualificazione. Qui l’aumento degli stipendi riflette il crescente fabbisogno di competenze specializzate da parte delle imprese, che rafforza la dinamica salariale nelle figure più richieste.Incrementi superiori alla media si registrano poi nelle attività immobiliari (+3,8%) e nelle costruzioni (+3%), due comparti che negli ultimi anni hanno beneficiato della spinta degli incentivi edilizi e dell’aumento della domanda di servizi legati al mercato immobiliare.

All’opposto troviamo il settore dell’informazione e comunicazione, che nel 2024 segna una variazione negativa dell’1,2%. È un dato in controtendenza rispetto al resto dell’economia e rappresenta bene la frammentazione interna del comparto, che comprende tanto i servizi digitali ad alta qualificazione quanto attività più tradizionali come editoria, call center e supporto IT. La discesa della retribuzione media potrebbe essere influenzata sia da un ricambio generazionale verso profili meno retribuiti sia dall’ampliamento delle forme di lavoro meno stabili e del part-time. In ogni caso, il settore Ict resta comunque tra quelli con i valori medi più alti, pur avendo registrato un lieve arretramento nell’ultimo anno.

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