Un investimento da oltre 5 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi finanziati con risorse pubbliche, con un impatto potenziale di quasi 9.000 unità lavorative annue e un valore aggiunto di 895 milioni di euro per la Sicilia. Sono i numeri del piano industriale presentato da STMicroelectronics durante il tavolo ministeriale presieduto da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che si è svolto oggi a Roma.
Alla riunione ha preso parte anche l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, su delega del presidente della Regione Renato Schifani. L’incontro è stato l’occasione per discutere i dettagli di una delle più rilevanti operazioni industriali degli ultimi anni per il territorio siciliano, con particolare attenzione al sito produttivo di Catania.
Il commento dell’assessore Dagnino
“Il piano industriale proposto da STMicroelectronics al tavolo presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rappresenta una base di partenza. A Catania – ha dichiarato l’assessore Dagnino – l’azienda punta alla realizzazione di un progetto di investimento destinato a valorizzare ulteriormente il sito etneo con l’ampliamento della capacità produttiva, sia in termini di grandezza dei prodotti che di numero di semiconduttori realizzati settimanalmente”.
“Apprezzando il contenuto del piano e le scelte strategiche territoriali formulate, abbiamo chiesto che l’azienda chiarisca in modo circostanziato l’impatto che l’iniziativa avrà in Sicilia non solo a regime ma anche nel breve periodo – ha sottolineato il rappresentante del governo Schifani – D’intesa con il ministro Urso, al termine della riunione odierna le parti hanno concordato di avviare immediatamente il lavoro finalizzato alla definizione di un protocollo d’intesa sul modello di quanto abbiamo proficuamente fatto, di recente, con Eni Versalis. La Regione, inoltre, sta dando il proprio contributo nella definizione del contratto di sviluppo, affinché in esso vengano fornite le più ampie garanzie per il successo del progetto che auspichiamo condurrà alla crescita di un settore da sempre strategico per l’economia siciliana”.

