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STMicrolettronics, tavolo di crisi rimandato, colpa dei dazi di Trump

STMicrolettronics, tavolo di crisi rimandato, colpa dei dazi di Trump
STMicroelectronics – Imagoeconomica

Una notizia, quella del rinvio, arrivata mezz’ora dopo l’inizio fissato dell’incontro, con una nota ministeriale che ha sorpreso tutti.

Il tavolo nazionale sulla crisi di STMicroelectronics è stato rinviato al 10 aprile ed è colpa dei dazi di Trump. Con una comunicazione arrivata intorno all’ora di pranzo, il Mimit ha rimandato a data certa l’appuntamento che aveva portato a Roma autobus di lavoratori in cerca di risposte.

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Una notizia, quella del rinvio, arrivata mezz’ora dopo l’inizio fissato dell’incontro, con una nota ministeriale che ha sorpreso tutti. A Roma era arrivato l’assessore regionale all’Economia Alessandro D’Agnino, oltre che tutte le sigle sindacali che riuniscono i lavoratori dello stabilimento catanese. La causa è l’ingresso dei dazi minacciati dal presidente Usa Donald Trump.

Perché è stato rimandato il tavolo nazionale StMicroelectronics

L’annuncio nella notte italiana dell’applicazione dei dazi americani (20% sull’export europeo), oltre ad aver affondato Wall Street in apertura e le borse europee, ha riscritto l’agenda del governo. La premier Giorgia Meloni ha convocato una task force a Palazzo Chigi a cui hanno partecipato entrambi i ministri che avrebbero dovuto prendere parte al tavolo nazionale sulla StMicroeletronics, Adolfo Urso (Mimit) e Giancarlo Giorgetti (Mef) e che si è conclusa poco prima delle 14. Una partecipazione che è suonata come un escamotage per i sindacati e le opposizioni che si sono unite ai lavoratori in piazza. 

Urso al Question Time: “Prospettiva di 3.000 nuovi occupati”

Nel pomeriggio, durante il Question Time al Senato, il ministro Adolfo Urso ha confermato quanto già dichiarato a Catania: l’Etna Valley sarà protagonista del più grande investimento mondiale di STMicroelectronics.

“Con un accordo di sviluppo che sarà finalizzato a breve, se la Regione Siciliana darà il suo consenso, nascerà a Catania la più grande fabbrica e avanzata a ciclo integrato del mondo a cui si affiancherà una fabbrica del futuro dedicata ai materiali più avanzati, con la linea pilota europea, ottenuta lo scorso anno dopo una trattativa serrata con la Commissione Europea. Nel piano che sarà presentato il 10 aprile emergerà chiaramente come quello di Catania sarà il più importante progetto a livello mondiale dell’azienda, con una prospettiva di 3mila nuovi posti di lavoro” ha dichiarato Urso.