Dopo settimane di polemiche e soluzioni "tampone", arriva il nuovo decreto per contrastare il fenomeno del caro voli.
Oltre un milione di biglietti rimborsati in un anno di decreto “stop caro voli”. Dopo le critiche al governo sulla questione dei biglietti aerei che lievitano in maniera esponenziale in prossimità del grande traffico da e per la Sicilia, come nel periodo natalizio, arriva il decreto “Stop caro voli Natale 2024”.
La misura del governo regionale è rivolta a tutti i nati e a tutti i residenti in Sicilia.
Sicilia, arriva il decreto “Stop caro voli” di Natale 2024
Uno sconto del 50% su tutti i voli diretti, da e per la Sicilia. Il decreto entrerà in vigore per intervenire sulle tratte operate tra il 7 dicembre 2024 e il 6 gennaio 2025, e saranno rimborsati i biglietti anche se acquistati prima della pubblicazione del decreto. Le tratte sono quelle su Palermo, Catania, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa con qualunque compagnia aerea.
Buone feste dalla Regione Siciliana
“Questo è il modo della Regione Siciliana di augurare buone Feste” ai siciliani, recitava la frase di chiusura di un video spot proiettato in sala stampa a Palazzo d’Orleans nel corso della conferenza con cui il presidente Renato Schifani e l’assessore regionale ai trasporti Alessandro Aricò hanno annunciato la misura straordinaria per il periodo delle festività di fine anno contro il caro voli. Misura che toglie le limitazioni di rimborso massimo e si estende a tutti per il periodo di un mese, al termine del quale tornerà – o continuerà – l’effetto della misura regionale già in vigore con sconti e rimborsi tarati su fasce d’età e limitati ad un tetto massimo di rimborso.
Il meccanismo del 25% e del 50% di scontistica rimane quindi, ma oltre al treno speciale Sicilia Express ci sarà adesso anche questo intervento voluto fortemente dal presidente Schifani e dall’assessore regionale al ramo Aricò.
Schifani era scettico sul Sicilia Express ideato da Aricò
“L’antitrust, grazie al decreto Urso, che ringraziamo, ha più poteri sanzionatori”, ha detto il presidente Renato Schifani comunicando che l’ente ha ampliato il periodo necessario per l’indagine sulla questione caro voli in Sicilia di un ulteriore anno. “Noi abbiamo fatto due denunce all’antitrust, abbiamo lavorato affinché arrivasse un terzo vettore, ed in parte si è rotto quel cartello”, ha ricordato Schifani rigettando anche su questa linea di azione attuata dal suo Governo le critiche ricevute da Palazzo d’Orleans in vista dell’impennata dei prezzi dei biglietti con l’approssimarsi del periodo natalizio. Il presidente ha ringraziato l’assessore Aricò per “il grande lavoro fatto”, ricordando inoltre che l’idea del Sicilia Express è stata di Alessandro Aricò e rivelando: “Non nego che ero un po’ scettico, ma ho detto ‘vediamo!’; e in un’ora sono stati venduti tutti i biglietti”.
Un anno di “Stop caro voli”, ma si attende l’antitrust
“Proprio un anno fa, il 5 dicembre, partiva la misura dello stop al caro voli”, ha ricordato l’assessore Alessandro Aricò. “Il dato – ha proseguito l’assessore regionale – è strepitoso: oltre un milione di biglietti che hanno avuto lo sconto o il rimborso, oltre 400 mila i siciliani che ne hanno beneficiato”. Rammarico invece, da parte di Aricò, per i limiti dettati dai cosiddetti slot ferroviari a discapito di un ipotizzato secondo treno speciale per il rientro in Sicilia.
Il secondo Sicilia Express non sembra però un’idea del tutto accantonata e il 26 dicembre è la data per cui l’Assessorato regionale sta lavorando con Trenitalia. Oltre al ritorno, ovviamente, in questo caso quindi dalla Sicilia verso le destinazioni di lavoro o studio dei siciliani. Ma mentre la Regione Siciliana, che “non dimentica il sociale”, come detto dal presidente Schifani, investe per attenuare i costi sostenuti dai siciliani che viaggiano tassati da tariffe aeree insostenibili, adesso con ulteriori dieci milioni di euro, la Presidenza auspica una risoluzione mediante il lavoro dell’antitrust.
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