Dopo la gestazione che ha prodotto l’accordo tra i partiti in giunta sul disegno di legge di stabilità, pare tornato sereno il cielo a Palazzo Orleans. Il clima disteso si era già percepito alla precedente conferenza stampa tra il presidente Renato Schifani e l’assessore all’economia Marco Falcone, ed oggi questo clima di intesa tra il governatore ed i suoi assessori è stato ancora più plateale con le lusinghe per “il silenzioso e certosino operato” – “in stile Schifani”, come lo stesso presidente lo ha definito – dell’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò. E in questo clima di operatività silenziosa e affiatata è stato dato l’annuncio sullo “Stop caro voli” della Regione Siciliana.
La formula, spiegata in sala Alessi a Palazzo d’Orléans da presidente e assessore al ramo, se non è quella della continuità territoriale già applicata alle isole minori gli si avvicina comunque parecchio. Una continuità territoriale a beneficio dei residenti per superare i disagi dell’insularità e contro speculazioni tariffarie che possono attuare i vettori che operano sulla Sicilia.
L’annuncio è importante, come importanti sono le somme stanziate per abbattere il costo dei biglietti aerei per i residenti in Sicilia. Si tratta di un totale di 27,5 milioni di euro che la Regione impiegherà per garantire ai residenti sconti sulle tratte aeree da e per gli scali di Roma, Milano e anche Bergamo. Quello del cosiddetto “caro voli” è stato descritto dal presidente Schifani come uno “scandalo nascente dal duopolio dato dalle compagnie aeree ITA e Ryanair”.
Uno scandalo che la Regione aveva già denunciato, come ricordato dal governatore, sia in sede nazionale, all’Antitrust, che in sede europea con ricorsi inoltrati alla Commissione europea già nei periodi di maggiore inflazione come dicembre e Pasqua. Il 6 novembre, Renato Schifani aveva “accolto con grande soddisfazione la notizia dell’avvio di un approfondimento da parte della Commissione europea”. Oggi l’annuncio dell’intervento della Regione entra però a gamba tesa sul gioco delle tariffe dei vettori che operano in Sicilia.
L’auspicio, espresso da presidente ed assessore, è che l’adesione delle prime compagnie aeree possa rendere più appetibili le tratte coinvolgendo così ulteriori vettori che possano contribuire a rendere il mercato più competitivo.
“Oggi abbiamo la possibilità di presentarvi un pacchetto con uno sconto per i residenti siciliani di tutte le età”, ha spiegato il presidente Renato Schifani. Lo sconto in questione è del 25%, ma a questo si aggiunge un ulteriore “super sconto” del 25%. Il super sconto, come lo ha definito Schifani, possono ottenerlo gli studenti, i residenti con reddito Isee inferiore ai 9.360 euro e gli invalidi con almeno il 67% di invalidità riconosciuta. Al momento dell’annuncio “storico”, le compagnie aeree non hanno ancora ricevuto nulla dalla Regione e l’adesione al programma non è partita, ma il meccanismo di incentivo alla vendita di un maggiore numero di biglietti per viaggiatori siciliani è troppo appetibile perché rifiutino di aderire. Tra l’altro senza perdita alcuna: quello che non viene sborsato dal viaggiatore viene pagato dalla Regione. Un punto critico potrebbe toccare la fascia di reddito, da autocertificare all’acquisto dei biglietti e per il cui caso specifico i vettori potrebbero rifiutarsi di correre il rischio di ritrovarsi un congruo numero di false certificazioni.
“In questo secondo caso – ha subito chiarito Renato Schifani – il problema non si pone: i residenti in Sicilia acquisteranno il biglietto con il 25% di sconto e poi presenteranno la documentazione alla Regione che provvederà a rimborsare l’altro 25% di sconto non applicato”.
Gli aeroporti interessati da questo pacchetto di sconti contro il caro voli, sovvenzionato dalla Regione come una tratta in continuità territoriale, sono gli scali capitolini di Fiumicino e Ciampino e quelli milanesi di Malpensa e Linate oltre al bergamasco Orio al Serio. Anche le isole minori Lampedusa e Pantelleria, già coperte da tratta sociale in regime di continuità territoriale con due scali siciliani, avranno a disposizione i suddetti sconti in caso di acquisto biglietti – nel loro caso per i periodi estivi in cui sono presenti operatori da stagione turistica – da e per gli aeroporti di Roma, Milano e Bergamo.
L’operazione “Stop caro voli”, che parte per un primo anno ma – come ha immediatamente chiarito il presidente Schifani – “non è un annuncio spot e intendiamo continuare anche dopo questo primo anno”, ha copertura finanziaria con cinque milioni di euro già previsti nell’appena varato disegno di legge di stabilità, altri dieci milioni sono stati appositamente stanziati adesso dalla Regione e infine circa 12,5 milioni di euro sono frutto di un contributo del Governo nazionale.
Sul supporto di Roma non sono mancati i ringraziamenti, sia da parte del governatore Schifani che dall’assessore Aricò. Entrambi hanno menzionato la premier Giorgia Meloni per il sostegno ed entrambi hanno ringraziato il viceministro ai trasporti Galeazzo Bignami. Tra Schifani e Aricò anche un brevissimo siparietto in cui, lodando l’operato del viceministro, il presidente ha ricordato “che era prima di Forza Italia ed è poi transitato da voi”, riferendosi al partito di Alessandro Aricò, Fratelli d’Italia. Non menzionato il competente ministro, che non appartiene ne all’uno né all’altro partito. Tra le menzioni d’onore anche l’intervento dell’assessore Aricò che, secondo Schifani, ha dato un sostanziale aiuto per risolvere la questione della compagnia AST, con i suoi “bilanci non approvati e conti non in ordine” e per la cui soluzione “abbiamo lavorato in silenzio – ha aggiunto il presidente – come è nostro costume, e oggi AST ha i conti in ordine e sta lavorando”.