Dopo lo stop per una verifica antimafia, la Città metropolitana conferma al QdS la ripresa dei lavori. Resta invece bloccato l’ampliamento della strada tra Tarderia e il Rifugio Sapienza
CATANIA – Un’arteria che punta a decongestionare la viabilità esistente, mettendo in collegamento centri urbani del versante sud occidentale del vulcano attivo più alto d’Europa con la città. Superati alcuni intoppi, sono ripresi i lavori di realizzazione della cosiddetta “Strada dell’Etna”, l’infrastruttura che mira a collegare la Tangenziale di Catania e i centri di Misterbianco, San Pietro Clarenza, Belpasso e Nicolosi.
Ripartito il cantiere del primo lotto
Il cantiere per la realizzazione del primo dei due lotti, nel quale è suddiviso il progetto, è ripartito dopo una interruzione imposta da verifiche antimafia. I lavori, appaltati all’inizio del 2021 dunque, secondo quanto conferma la Città metropolitana sono ripartiti e sono, attualmente, in fase di esecuzione. Per quanto riguarda il secondo lotto, invece, occorrerà aspettare: il progetto è infatti al vaglio della commissione regionale che dovrà esprimersi.
Il progetto, che risale agli anni in cui la Provincia di Catania era guidata da Raffaele Lombardo, ha avuto un’accelerata durante l’ultima sindacatura di Enzo Bianco per poi essere portato avanti dal sindaco metropolitano Salvo Pogliese che, l’anno scorso, ha presentato l’opera insieme all’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone in occasione dell’affidamento dell’appalto.
“Questo primo lotto della ‘Strada dell’Etna’ – diceva l’allora sindaco metropolitano, oggi sospeso – oltre a snellire la viabilità di transito locale, rappresenta una fondamentale via di fuga in caso di emergenza. Attualmente la strada che porta al vulcano, infatti, è tortuosa e trafficata e tutti sappiamo che il territorio pedemontano è zona a rischio ed è necessario avere vie d’accesso per i soccorsi in caso di emergenza”.
Soddisfazione anche dall’ex sindaco Enzo Bianco
Soddisfazione espressa anche da Bianco che, nel 2016, firmò l’inserimento del progetto tra quelli da realizzare con i fondi del Patto per Catania. “È uno dei progetti più importanti che ho varato quando ero il Primo sindaco della Città metropolitana etnea – ricorda -. Il 25 luglio del 2016, nel Comune di Nicolosi, firmai l’inserimento del progetto di realizzazione della Superstrada dell’Etna. Circa 40 milioni di finanziamento a valere sul Patto per Catania e sul Pon Città Metropolitana. Ma voglio ricordare che il primo Progetto è della Provincia Regionale, quando il presidente era Raffaele Lombardo. E che il finanziamento è stata una mia azione”.
Si lavora alla viabilità del vulcano anche sul versante di Pedara. Qui, da qualche tempo è stata avviata l’opera di riqualificazione di un tratto della strada Tarderia-Etna. I lavori, autorizzati dalla Città metropolitana e poi avviati, sono però bloccati, in attesa – fanno sapere dal Comune – che l’Enel sposti alcuni cavi elettrici.
Il Comune, in particolare il sindaco Alfio Cristaudo, che ha anche la delega ai Lavori Pubblici, ha sollecitato l’intervento e, a quanto pare, a breve tutto dovrebbe essere risolto. Una volta superato questo intoppo, confermano dall’ente, il cantiere riprenderà.