Strage di Altavilla, Riesame: Barreca potrebbe tornare in carcere

Strage di Altavilla, Barreca potrebbe tornare in carcere: la decisione del tribunale del Riesame

Strage di Altavilla, Barreca potrebbe tornare in carcere: la decisione del tribunale del Riesame

Redazione  |
martedì 26 Novembre 2024

Il Tribunale del Riesame dà ragione alla Procura, che aveva presentato ricorso contro la scarcerazione del muratore.

Nuova svolta nell’ambito dell’indagine sulla strage di Altavilla Milicia (PA) dello scorso febbraio. Il tribunale del Riesame si è espresso sul principale indagato, Giovanni Barreca, dichiarandolo capace di intendere e di volere al momento dei delitti e annullando il provvedimento del gup di Termini Imerese che aveva disposto la scarcerazione del muratore 54enne e il conseguente ricovero in una struttura psichiatrica di Caltagirone: ora, quindi, l’uomo potrebbe tornare in carcere.

Giovanni Barreca potrebbe tornare in carcere dopo la decisione del Riesame

Nelle scorse settimane, il giudice per l’udienza preliminare aveva disposto che Barreca era totalmente “incapace di intendere e di volere” al momento degli omicidi della moglie Antonella Salamone e dei figli Emanuel e Kevin al culmine di un presunto esorcismo. In più, aveva disposto anche la scarcerazione e il contestuale ricovero di Barreca in una struttura psichiatrica.

Ne era seguito il ricorso della Procura di Termini Imerese, dopo che un perito interpellato dai pm avrebbe messo in evidenza la potenziale pericolosità sociale di Barreca e definito la sua incapacità di intendere e di volere soltanto “parziale”.

Cosa succede ora

Barreca torna in carcere dopo la decisione del tribunale del Riesame? La decisione non sarebbe ancora esecutiva, in quanto soggetta a ricorso per Cassazione. L’indagato, quindi, resterà nella Rems dove si trova ricoverato fino a ulteriori disposizioni.

Nel frattempo, le autorità giudiziarie nelle scorse settimane hanno disposto la perizia psichiatrica anche per la figlia 17enne di Barreca. La giovane è accusata di aver partecipato alle torture messe in atto dal padre e dalla coppia formata da Sabrina Fina e Massimo Carandente che hanno posto fine alla vita della madre e dei fratelli minori.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017