Condannata la figlia di Giovanni Barreca, minorenne all’epoca dei fatti: è accusata di aver partecipato alle torture culminate nel triplice omicidio della madre Antonella Salamone e dei fratelli Kevin ed Emmanuel. Un episodio tristemente passato alla storia della cronaca nera come la “strage di Altavilla Milicia”.
Il pm aveva chiesto 18 anni ed era stato precedentemente escluso l’ergastolo. Nelle scorse ore è iniziato anche il processo per i tre adulti accusati della strage: il padre dell’allora minorenne, Giovanni Barreca, e i coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente.
Strage di Altavilla, condannata la figlia di Giovanni Barreca
Il giudice per le indagini preliminare del Tribunale per i minorenni Nicola Aiello ha condannato la giovane a 12 anni e 8 mesi. Il pm aveva chiesto 18 anni. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio plurimo e occultamento di cadavere.
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No all’infermità mentale
Nelle scorse ore è iniziato il processo anche contro gli altri imputati per la strage di Altavilla Milicia: Giovanni Barreca e la coppia Sabrina Fina e Massimo Carandente. La Corte d’Assise di Palermo ha respinto la richiesta del legale di Barreca, che si era appellato all’infermità mentale per il suo assistito. Per la Corte, quindi, al momento delle atroci torture che hanno ucciso la moglie e i figli al culmine di un terrificante esorcismo, il muratore era in grado di intendere e di volere.
Al processo si è costituita parte civile la mamma di Antonella Salamone, che prima di entrare in aula ha commentato: “Da questo processo mi aspetto solo giustizia”.

