Per la 17enne, indagata assieme al padre e alla coppia di presunti "santoni" Sabrina Fina e Massimo Carandente, potrebbe essere disposta una perizia psichiatrica.
Emergono nuovi atroci dettagli sulla strage di Altavilla Milicia dall’interrogatorio della figlia superstite di Antonella Salamone, vittima assieme ai figli Kevin ed Emanuel di un tentativo di “esorcismo”. La madre sarebbe stata torturata e massacrata dai figli maggiori, il piccolo Emanuel schiacciato e la figlia superstite non avrebbe mostrato alcun rimpianto in quanto quel che è successo “andava fatto per scacciare i demoni”.
Il giudice per l’udienza preliminare intende chiedere la perizia psichiatrica anche per la minorenne, figlia di Giovanni Barreca, accusato – assieme ai coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente – di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. C’è attesa anche per i risultati della perizia già effettuata sul muratore 54enne, marito e padre delle tre vittime.
Strage di Altavilla Milicia, madre uccisa dai figli: l’interrogatorio
Di fronte alla procuratrice per i minori Claudia Caramanna, come riporta “La Repubblica”, la figlia superstite 17enne – accusata del delitto assieme al padre e ai coniugi Fina-Carandente – avrebbe confessato che a uccidere la madre sarebbero state lei e Kevin dopo una settimana di atroci torture. Antonella Salamone, quindi, sarebbe morta per mano dei suoi figli maggiori. E Kevin sarebbe passato da carnefice a vittima nel giro di poche ore: anche il giovane, infatti, è stato torturato e seviziato dopo la madre fino alla morte.
Il piccolo Emanuel schiacciato
Sulla strage di Altavilla, nel corso dell’interrogatorio della 17enne, sono emersi altri terribili dettagli sulla fine della più giovane delle vittime. Il piccolo Emanuel, di soli 5 anni. Il bambino sarebbe morto per asfissia, “schiacciato” per far uscire i demoni dal suo corpicino.
I rapporti con i coniugi Fina-Carandente
Durante l’interrogatorio, la ragazza non avrebbe pianto. Il movente della strage di Altavilla Milicia appare chiaro ai suoi occhi: bisognava “far uscire il demonio da casa”. Una posizione diversa quella degli inquirenti, che nelle ultime settimane hanno portato alla luce la notizia delle presunte mire dei coniugi Fina-Carandente sulla villetta dei Barreca e avanzato l’ipotesi di un movente economico. Secondo tale ipotesi, i due coniugi avrebbero manipolato la famiglia di Barreca con l’intento finale di impossessarsi della villa e avrebbero “tolto di mezzo” tutti coloro che ostacolavano la riuscita del piano.
La 17enne ha rivelato di essere stata molto vicina ai coniugi, in particolare a Sabrina Fina. Dopo il delitto, però, da “pupilla” della presunta coppia di santoni la ragazza si era trasformata in un nuovo obiettivo da colpire: anche lei, infatti, per i due sarebbe stata “indemoniata”.
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