L'ombra nera di un personaggio originario di Bari grava sullo sterminio della famiglia del Palermitano
La frequente citazione di Roberto Amatulli, ex parrucchiere barese, riportata sui social da Giovanni Barreca, il 54enne che ha ucciso moglie e figli ad Altavilla (PA), è subito saltata all’occhio degli investigatori. Trasformatosi in pastore evangelico, l’uomo è stato al centro di un’inchiesta condotta da Le Iene. Sosteneva di essere in grado di scacciare il demonio e di sapere curare malattie gravi, diffidando i fedeli dal rivolgersi ai medici. La sua conversione, sembra sia avvenuta all’epoca della pandemia da Covid-19. Da allora spesso scendeva al sud Italia organizzando celebrazioni, talvolta in luoghi insoliti come piscine o mare volte a evangelizzare e praticare cerimonie di battesimo.
Il caso del bimbo di Catania
Ma non solo, in quanto Amatulli si è dedicato anche a pratiche di guarigione ed esorcismo, promettendo di curare malattie gravi come il cancro attraverso la preghiera e l'”esorcismo” del “fuoco di Dio”. Tra le sue millantate guarigioni quella di un bambino ricoverato presso un ospedale di Catania poi in realtà deceduto. “È stata fatta la volontà del signore, è dura da accettare ma Dio è Dio. Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare per salvarlo”, dichiarò in merito Amatulli in un video sui social.
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Gravi accuse
Su di lui gravano accuse feroci, che riguardano la presunta creazione di una setta in cui avrebbe consigliato ai suoi seguaci di abbandonare le proprie famiglie in nome di Dio. Dure testimonianze raccolte da “Le Iene”, descrivono opere di convincimento volte a fare sì che i fedeli subissero manipolazioni e separazioni dai propri cari. Quando i giornalisti del programma di Italia 1 hanno provato a incontrarlo a Pistoia, dove si era trasferito ospite in un campo rom, Amatulli, il sedicente santone, alla loro vista ha reagito con un lancio di oggetti per allontanare la troupe.