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Strage di Altavilla, un anno dopo: gli sviluppi e i misteri che rimangono

Strage di Altavilla, un anno dopo: gli sviluppi e i misteri che rimangono
Strage di Altavilla Milicia, Barreca e la moglie – social

E’ trascorso un anno dal massacro di Altavilla Milicia in cui, dopo un esorcismo, vennero assassinate una donna e i suoi due figli

E’ passato ormai un anno dalla strage di Altavilla Milicia dove, tra l’8 e l’11 febbraio 2024, al culmine di un terribile esorcismo praticato nella villetta di famiglia, vennero uccisi da Giovanni Barreca, Sabrina Fina e Massimo Carrandente la moglie del primo, Antonella Salamone, e due dei loro figli, Kevin ed Emanuel. Tutti e tre, accusati di omicidio plurimo, sono stati rinviati a giudizio dal Gup di Termini Imerese: Il giudice, in un’unica udienza e dopo una camera di consiglio di circa un’ora, ha quindi accolto pienamente le richieste del procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio e del sostituto Alessandro Macaluso.

Barreca è tornato in carcere

Giovanni Barreca, dunque, è ritornato in carcere a gennaio, dopo la scarcerazione choc avvenuta ad novembre in seguito a perizia psichiatrica in cui era stato dichiarato non imputabile per incapacità d’intendere e di volere. L’uomo, prima di tornare dietro le sbarre, è stato per due mesi detenuto in una REMS.

I misteri della strage di Altavilla Milcia

Restano diversi, però, i misteri legati a quest’orribile vicenda. Dalle indagini sul triplice e scabroso assassinio, non sarebbe emerso alcun coinvolgimento esterno come avanzato in precedenza dagli inquirenti. Quest’ultimi non hanno rilevato tracce di un presunto “santone” o mandante occulto che avrebbe potuto ispirare o guidare a distanza il massacro.

L’analisi di centinaia di file contenenti audio, trascrizioni di conversazioni e messaggi dei quattro indagati non ha fornito infatti elementi a supporto dell’ipotesi di un coinvolgimento esterno. La Procura, pertanto, ritiene che il perimetro del triplice omicidio sia limitato a Giovanni Barreca, sua figlia diciassettenne, Sabrina Fina e Massimo Carandente, attualmente in carcere. Barreca, in diversi colloqui con il suo avvocato, aveva fatto riferimento a un misterioso individuo con cui Massimo Carandente avrebbe comunicato durante il rito esorcistico. Secondo Barreca, questo individuo avrebbe potuto fornire istruzioni su come disfarsi del corpo di Antonella Salamone, ritrovato poi sepolto nel giardino. Sabrina Fina e Massimo Carandente negano qualsiasi accusa di omicidio. Entrambi ammettono di aver utilizzato i loro telefoni durante i giorni della strage, ma solo per comunicare con persone esterne al contesto del delitto. La coppia sostiene di essere stata ospite a casa di Barreca per circa una settimana con l’obiettivo di placare gli animi tesi della famiglia attraverso la preghiera.